MOUNTAIN BIKE SUL MONTE BRIONE, I DIVIETI NON SONO RISPETTATI

Sul Monte Brione, biotopo da preservare questo è certo per le sue diversità di piante e anche di piccola fauna locale, gli amanti della mountain bike che si “comportano” bene non hanno nulla da temere. Multe o sanzioni assenti perché esiste un percorso ben segnalato sul quale è permesso pedalare. Però, perché come per ogni cosa a questo mondo il “gusto della trasgressione” esiste anche qui e allora, spesso, si lasciano i percorsi permessi per avventurarsi su altri vietati. Allora scattano le ire dei proprietari dei fondi e quelle degli ambientalisti per cui il tutto diventa terreno di scontro. Gli appartenenti alle associazioni ambientaliste ci provano ad informare gli utenti sul dove pedalare sia concesso e su dove, invece, sia vietato ma con scarsi risultati. Cartelli divelti o oscurati, steccati rimossi su tratti di pertinenza privata e via così per una situazione che sta diventando ormai molto difficile tra le parti. Se tanti non lo sanno altrettanti fanno finta di non saperlo, dunque i membri delle varie associazioni ambientaliste chiedono maggior attenzione, più cartelli esplicativi dell’ambiente biotopo e cartelli del tipo come quelli ubicati nel Parco Adamello-Brenta Più chiari e maggiormente informativi dell’ambiente in cui il biker si trova, la chiusura dei sentieri “abusivi” contemporaneamente al ripristino delle condizioni di sicurezza per evitare gli incidenti e, ultima “spiaggia” istituire una sorta di numero chiuso non solo per il Brione bensì per l’intera zona Garda trentino.