Motociclista lombardo in fuga a Riva del Garda, preso a Ledro. Senza patente da vent’anni
Un bresciano di 53 anni è stato bloccato dalla Polizia Locale in valle di Ledro dopo essere fuggito ad un posto di controllo sulla Gardesana occidentale, a Riva del Garda. Il motociclista in questione faceva parte di una comitiva di tre provenienti da Limone sul Garda con i quali, evadendo per prima cosa il divieto di passare i confini regionali tra Brescia e il Trentino, una volta giunto alle porte della città era oggetto di un controllo da parte di una pattuglia nell’ambito della normativa per il contenimento della diffusione del Covid 19. Due si fermavano, il terzo invece dava tutto gas e fuggiva ma non senza che gli agenti del Corpo di Polizia Locale Intercomunale riuscissero a leggere la targa e darne comunicazione ai colleghi della valle di Ledro. Già perché, vista la provenienza dal bresciano, nel tentativo di tornare a casa poteva fuggire solo in quella direzione. E così il motociclista è stato successivamente avvistato, inseguito e finalmente bloccato dalla pattuglia. Al controllo, una volta fermato, l’uomo spiegava che era fuggito perché privo di patente di guida da oltre vent’anni. Il documento gli era stato ritirato a seguito di un grave incidente stradale e lui non l’aveva mai rifatta. La moto in questione, una Suzuki mille di cilindrata, l’aveva acquistata un anno fa e ci aveva già percorso circa tremila chilometri. L’uomo è stato sanzionato per la violazione della normativa Covid che impedisce lo spostamento tra Regioni se non per motivi di salute, lavoro, estrema necessità. Ed il giro del lago di Garda per turismo dichiarato dall’uomo non rientrava certamente tra i casi previsti. È stato sanzionato, inoltre, per guida con patente ritirata e per la fuga al controllo. La motocicletta è stata sottoposta a fermo. I conducenti delle altre due moto fermate a Riva del Garda sono stati anch’essi sanzionati per la violazione della normativa Covid. Avevano inoltre dichiarato di non sapere chi fosse il motociclista che si era dileguato ma, dopo opportune verifiche, sono risultati essere il figlio del “fuggitivo” e un amico. I controlli effettuati sul confine lombardo – trentino tra sabato e domenica scorsi hanno portato all’accertamento da parte della Polizia Locale di venti violazioni in materia di contenimento della pandemia.