Mercatino di Natale ad Arco, dal 18 novembre con Assocentro
Sarà il consorzio degli Operatori del centro storico “Assocentro” a organizzare, così come è sempre stato fino ad oggi, il Mercatino di Natale Asburgico di Arco che aprirà i battenti il 18 novembre. Se fino ad oggi era l’indiscusso soggetto organizzatore, le nuove normative prevedono che l’aggiudicazione avvenga attraverso un Bando pubblico, e quindi anche il Comune di Arco ha provveduto in merito. E a vincere il Bando, quale unico soggetto partecipante, è stato il Consorzio arcense. Una “continuità” che, ovviamente, non può che far piacere all’amministrazione comunale, che per bocca dell’assessore Dario Ioppi si è detta contenta del fatto che si prosegua con quanto fatto in passato. Ma quest’anno, come ormai è notizia quotidiana, si dovranno fare i conti con i rincari energetici, fattore che vedrà gli esercenti cercare di ridurre gli orari in cui accendere luci e quant’altro serva a produrre l’offerta gastronomica che si presenta nel proprio stand. Oltre a quanto servirà per dare un po’ di calore all’interno delle casette. Luci e luminarie che, ovviamente, saranno accese in città oltre che nelle piazze e vie del mercatino ma, si diceva, con orario ridotto e, possibilmente, con impianti a luce led che ottimizzano i consumi energetici.
Per Andrea Cobbe, presidente del Consorzio Assocentro, sarà un Mercatino nel solco della tradizione Ottocentesca, legata agli Asburgo che tanto amarono la città di Arco per il suo clima mite e nella quale soggiornarono a più riprese, con lo spettacolo pirotecnico programmato per giovedì 8 dicembre, evento che ritorna dopo due anni di stop causa pandemia da Covid 19, il Capodanno dei bambini e tanti altri appuntamenti che caratterizzeranno l’edizione di quest’anno.
Unica “voce contro” quella del noto DJ Agostino Carollo il quale, dopo aver visionato il Bando, aveva detto “vincerà Assocentro” perché le condizioni sono attraenti solamente per quel Consorzio e non per le altre imprese del territorio. Un Bando, ha dichiarato Carollo alla stampa “che dovrebbe assicurare la massima partecipazione. Invece non era attraente e ragionevole”.