Mercatino di Natale ad Arco: partenza col botto, ma bisogna aggiornarsi
Vuoi per la campagna d’informazione dell’Apt, vuoi per i passaggi sui media nazionali, per i mercatini di Natale di Arco i primi fine settimana di apertura sono stati molto positivi, in termini di presenza. In controtendenza rispetto agli anni precedenti. “Prima il boom di visitatori si registrava dopo il weekend dell’Immacolata – spiega il presidente Mattia Detoni di Assocentro – Invece, quest’anno, siamo partiti forte subito”. Detoni, mentre dribbla le recenti polemiche apparse su La Busa (leggi), pensa già al futuro. “Per restare al passo con le altre proposte e creare interesse, il mercatino di Arco deve aggiornarsi – spiega – Con nuove idee e proposte. Ma ci devono credere tutti gli attori. Dal Comune alla cittadinanza stessa”. E come? Terminati i mercatini, tirato un po’ il fiato, Assocentro convocherà un’assemblea, “aperta anche al pubblico, con tutti gli associati, i commercianti del centro e quelli del mercatino – anticipa il presidente Detoni – Voglio fare un sondaggio, anche in forma scritta, per capire cosa va bene, cosa non va, per trovare nuove idee, progetti, proposte. La mia idea è quella di intercettare nuove idee da sviluppare, per ricevere feedback sulle iniziative per valorizzare la nostra città. Vanno ascoltate tutte le voci, è molto più stimolante e coinvolgente, anche per noi di Assocentro, così anche i partecipanti sono più interessati”. Un segnale di “apertura” importante, rispetto al passato. Ma serve anche il forte appoggio del “socio” principale: l’amministrazione comunale. “Sarebbe bello se potesse mettere sul piatto un finanziamento più importante, preparando anche il bando in largo anticipo, in modo tale da permetterci di mettere in campo nuove idee”, spiega il presidente Detoni.
Quest’anno, infatti, fra un bando andato deserto e l’assegnazione diretta, Assocentro ha dovuto correre per organizzare l’edizione 2024. Nonostante il poco tempo, l’associazione ha trovato alcune soluzioni di novità ritenute interessanti.
“Se la sfida era quella di portare gente in centro direi che l’abbiamo superata”, commenta Detoni. Come quella di far scendere i turisti al di là del ponte, in piazza Italia, a Mogno, grazie all’accordo con Trentino Trasporti. Come avere a disposizione metà parcheggio nell’area ex Carmellini, interessata da importanti lavori di riqualificazione. In questo modo, il flusso di visitatori entra dalla porta principale di Arco, via Segantini, seguendo luminarie sospese e il tradizionale tappeto rosso (donato da Aquafil) fino a piazza Tre Novembre. “Sono state due vittorie importanti per Assocentro – ammette – in questo modo abbiamo accontentato quella parte di commercianti che ci avevano presentato questa istanza”.
In queste ore si discute sui fuochi d’artificio. Farli ancora o abbandonarli? “Abbiamo ricevuto feedback positivi, anche se qualcuno comprensibilmente si lamenta perché non li vuole più vedere, perché sta maturando una sensibilità ambientalista più forte, soprattutto per gli animali”. State ragionando su spettacoli alternativi? “Sì, ma alla fine vediamo che la scelta dei fuochi tradizionali è quella vincente”. Detoni allarga il discorso: “Se vogliamo qualcosa di diverso bisogna fare un ragionamento più ampio. Dobbiamo capire cosa vogliamo da questo mercatino. Quest’anno abbiamo portato a casa le nuove luminarie attorno alla Collegiata, grazie al lavoro con Atmos di Arco, facendo scelte precise, anche impegnative dal punto di vista economico, che però ci hanno premiato, soprattutto in termini qualitativi. Bisogna capire se effettivamente ci credono tutti. Quindi sul piatto dovrebbero finire cifre maggiori, per fare il salto di qualità importante, altrimenti resta il mercatino di sempre”.
Grande risalto anche sui media nazionali. “Possiamo ritenerci soddisfatti anche da punto di vista del ritorno d’immagine – conferma Detoni – sui media abbiamo avuto molto risalto, anche nei principali telegiornali italiani, grazie alla sinergia con Garda Dolomiti che sta funzionando davvero bene. Loro propongono molto i mercatini sull’asse Arco-Riva-Canale-Rango, con il risultato che ci dà molta visibilità”.
Nonostante il poco tempo a disposizione, Assocentro ha chiamato più artisti di strada, “portando un po’ più di vitalità, sia in piazza III Novembre, sia nelle vie del centro”. Altra novità apprezzata, quella di spostare il presepe in legno con le statue giganti all’interno del cortile di Palazzo Panni. “È una prova, un’idea più ampia per creare un circuito, per muovere le persone che arrivano in piazza e per far conoscere tutto il nostro centro storico – spiega Detoni – pensando al recente acquisto del quadro di Segantini c’è la volontà di valorizzare anche la Galleria Segantini all’interno di Palazzo Panni”. L’intenzione è quella di rivitalizzare anche le altre parti del centro storico, come Stranfora, attraverso la collaborazione con i comitati di valorizzazione: “Con loro intendo trovare il modo per rivitalizzare quella parte della città, attraverso percorsi e installazioni luminose. L’idea è quella di creare un circuito, ad anello, nella parte bassa dell’olivaia, passando anche dal vetro panoramico sopra piazza III Novembre e discesa all’ex albergo Michelotti, all’inizio di via Segantini”. Ma tante altre idee sono ancora nel cassetto dei sogni. Con un obiettivo ben preciso: “I visitatori che vengono per i mercatini si devono innamorare del centro storico e delle tante bellezze che offre la città di Arco”. Non solo durante le festività natalizie, ma soprattutto durante gli altri mesi dell’anno, in “bassa stagione”.