Mauro Tomasi positivo al coronavirus
Chi è Mauro Tomasi in Busa lo sanno tutti. Costretto sulla sedia a rotelle da un grave incidente in moto dieci anni fa e la scelta di essere ospite nella Casa di Riposo di Riva. E la sua grande passione per le maratone che con la sua carrozzina ha percorso in tutto il mondo.
Nei giorni scorsi ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un posto dove dichiara di essere risultato positivo al Coronavirus, ma che essendo un guerriero non gliela darà certo vinta. “Dopo tre giorni di sintomi febbrili – ha scritto – vi comunico che sono positivo al Coronavirus”. Immediate le attestazioni di solidarietà da parte dei suoi amici, con “Non mollare” oppure “Forza Mauro”, “Auguri di pronta e buona guarigione”, “Siamo tutti con te a fare il tifo” e via dicendo. Ospite della APSP “Città di Riva” per sua espressa scelta, Mauro Tomasi lo si vede tutti i giorni andare in giro e spingere col braccio destro la ruota della sua carrozzina. Prima di scoprire la positività era arrivato a coprire 52 chilometri e mezzo nel tempo di otto ore e 18 minuti. Poi dal 9 marzo gli è stato imposto di non uscire dalla struttura, dunque è certo che abbia contratto il virus all’interno della Casa di riposo. “Io sono contento di vivere qui, sia chiaro – ha scritto Mauro – questa è la mia casa e mi dispiace molto per quello che sta accadendo, tra gli ospiti ma anche tra gli operatori, infermieri e medici. Per me sono tutti eroi”. Mauro Tomasi ha iniziato la terapia di cura e di restare su di una “frequenza positiva” nonostante la febbre che, misurata, spazia dai 36,3 ai 37,5, ma afferma: “In questo io faccio poco testo perché ho una soglia del dolore molto alta. Un maratoneta e un guerriero – aggiunge – che sa che per vincere bisogna combattere, e io lo farò fino alla fine”.