“Mauri Zucchelli faceva star bene gli altri”: il saluto dell’amico Gualtiero Toniolo

Redazione12/08/20254min
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La comunità di Riva del Garda è ancora scossa per la tragica scomparsa di Maurizio Zucchelli, noto imprenditore della ristorazione, morto per annegamento nel lago di Ledro nel pomeriggio di domenica 10 agosto.

 

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Soprannominato amichevolmente “Principe Valium”, era nato a Riva il 12 maggio 1963 e aveva saputo farsi apprezzare per simpatia, intelligenza e capacità di creare legami autentici. Dopo numerosi messaggi di cordoglio, ecco il ricordo dell’amico di lunga data, Gualtiero Toniolo, che parla di Un amico che sapeva far star bene tutti, un uomo innamorato della vita, della famiglia e degli amici. Con Mauri se ne va un pezzo di noi, ma resta il bene che ha seminato e la gioia che ci ha donato.

«Il 10 agosto 2025 se n’è andato un amico, Maurizio Zucchelli, per tutti noi “Principe Valium”. Mauri era simpatia pura, profondo nelle cose e, come le persone intelligenti, sapeva mordere la vita. Prendeva tutto con allegria, ma anche con il piglio di chi cerca il successo in ciò che fa. La sua storia lo dimostra.

 

 

Mauri aveva un dono: faceva star bene gli altri. È una cosa preziosa. Era un testimonial perfetto della gioia di vivere. Durante il periodo invernale, il lunedì sera ci si trovava per il torneo di “Trisac”: una volta Mauri si è portato a casa il trofeo. La cosa che faceva “soffrire” il gruppo di amici era che chi scrive è colui che ha vinto più di tutti, pur non essendo l’unico non nato nella Busa. Del resto, conoscendoli, bisogna sapere che l’irriverenza e l’ironia la fanno da padrone.
Ricordo che dopo una serata di “Trisac” c’era una bottiglia di vino che dovevamo aprire, ma che ora non apriremo mai. Ma c’è un insegnamento che “urla”: vivere la vita appieno, perché il nostro vino non va lasciato per domani. Va condiviso. Voglio ricordare Mauri come un uomo eternamente innamorato della vita, della sua famiglia e dei suoi amici.
Ha lasciato in ciascuno di noi momenti di gioia. Oltre la morte c’è il bene seminato, un bene che continua a vivere attraverso le persone che restano. Quando una persona ci lascia, è una parte di noi che se ne va. Era uno grande, che conosceva il mondo e la strada. Il randagio che molti di noi avrebbero voluto essere.
Mi ha insegnato che nella vita occorre imparare ad amare ciò che si desidera, ma anche ciò che gli assomiglia. Alle volte, scavando nelle relazioni umane, si possono cogliere frammenti di vita difficilmente spiegabili razionalmente. Così è quando nasce un’amicizia totalizzante, dove si condividono passioni ed entusiasmi. Nel suo comportamento aveva uno stile limpido, chiaro, elegante: tre aggettivi che si addicevano anche al suo ritratto umano. Adesso, lassù, troverà amici che lo hanno preceduto come Sandro Frizzi, Fabio Drescig, Franco Strobel e molti altri. Caro “Principe Valium”, grazie ovunque tu sia ora».
L’ultimo saluto a Maurizio Zucchelli sarà giovedì 14 agosto alle ore 16 presso il Cimitero del Grez di Riva del Garda.

 

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