Marco Manfrini rinviato a giudizio per il femminicidio di Eleonora Perraro a Nago

Claudio Chiarani01/07/20202min
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Pochi dubbi, tante certezze. È con questa convinzione, suffragata dalle numerose prove accertate dai rilievi dei Ris, che il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Rovereto Fabrizio De Angelis ha formalmente chiuso le indagini sul brutale omicidio di Eleonora Perraro, trovata morta vicino al marito Marco Manfrini nel settembre del 2019 nel prato del bar Sesto Grado di Nago. Prove schiaccianti come le tracce di sangue e Dna sulla dentiera del Manfrini ritrovata accanto al corpo della moglie. Se l’accusa di omicidio volontario aggravato dovesse essere confermata durante il dibattimento, la pena è quella dell’ergastolo. Dai rilievi effettuati la donna è stata uccisa con estrema violenza, presa a morsi e sbattuta contro una pianta di ulivo nel giardino di quel bar dove avevano chiesto di poter passare la serata a dormire. Cosa sia accaduto lo può sapere solo chi ha commesso l’omicidio, come il perché di tanta violenza degenerata poi nell’uccisione di Eleonora. Marco Manfrini, che si trova oggi agli arresti domiciliari per motivi di salute legati all’emergenza sanitaria, ora affronterà il processo nel quale sarà emessa la sentenza a suo carico. Le prove raccolte sul posto dai Carabinieri dei Ris, gli accertamenti, gli indizi sono tutti contro di lui. Sarà il processo a fare chiarezza su cosa possa essere successo in quella tragica serata di fine estate.