L’ufficio tecnico comunale di Arco chiede “rinforzi”
Un “doppio peso” grava sul lavoro che l’ufficio tecnico di Arco sta sopportando in questi giorni: da una parte l’emergenza post Covid che ha incrementato la pressione a causa delle norme sociali di comportamento, carte e protocolli vari da mettere in atto, dall’altra il fatto che numerosi dipendenti sono andati o sono prossimi alla pensione. Per questo la dirigente ha chiesto “aiuto” all’amministrazione comunale, in quanto ci sono diverse pratiche in attesa di risposta e con l’emergenza tutto è aumentato a dismisura. Non sono riuscite ad arginare il tutto nemmeno le recenti assunzioni per il servizio ambiente e reti, il geometra Ricci è andato giustamente in pensione e così il numero degli addetti è inadeguato al lavoro che c’è da fare. Due persone oggi in servizio, un amministrativo e un assistente tecnico provvisorio non sono il numero sufficiente a svolgere quanto c’è da fare, servirebbe almeno un terzo funzionario. Il tutto considerando che anche il geometra Depaoli è arrivato alla meritata pensione, lasciando il servizio manutenzioni con un sostituto assistente tecnico che lavora per 12 ore alla settimana. Anche il geometra Donati va in pensione, lascerà il servizio edilizia privata, ma altri sono in aspettativa per un quadro funzionari e addetti che lascia diversi posti vuoti. Insomma, se non una vera e propria emergenza una situazione per la quale bisognerà cercare al più preso una soluzione. Considerando che le nuove disposizioni post Covid hanno contribuito e non poco ad aumentare il carico di lavoro degli uffici comunali. Emergenza sanitaria o meno è venuta a mancare l’efficienza con cui prima si riusciva ad espletare tutte le pratiche presentate.