Loppio-Busa, ancora ritardi: il Pd Trentino attacca la giunta Fugatti

Il Partito Democratico del Trentino attacca la giunta Fugatti sulla “Loppio-Busa: le promesse mancate”. La consigliera Michela Calzà e il capogruppo provinciale Alessio Manica, in un lungo intervento, sottolineano la mancanza di una “regia politica” sulla viabilità dell’intero sistema altogardesano – basso Trentino. L’opera, definita dallo stesso presidente Fugatti nel marzo 24, “un’opera epocale per la Busa”, continua ad accumulare ritardi. L’apertura del tunnel, infatti, pare debba slittare a fine 2026. “Con questa ennesima dilazione – scrivono Calzà e Manica – facile dedurre che di questo passo, per vedere realizzato l’intero collegamento, ossia dall’uscita del tunnel, con via Sant’Isidoro e da lì con la variante ovest di Riva del Garda) ci vorrà un’altra legislatura provinciale!”.
“Le scelte di mobilità che ruotano attorno ad un itinerario viabilistico, come nel nostro caso, dove attraversano un territorio esteso, sono scelte necessariamente collettive che coinvolgono più amministrazioni e incrociano interessi e richieste di più parti sociali e che impongono una regia politica – scrivono Calzà e Manica -. Nel 2009 gli allora Sindaci riuscirono ad affermare questo principio e uniti misero la Loppio-Busa al primo posto dell’agenda dei lavori della Comunità di Valle, condividendo con il Comune di Arco la soluzione di tracciato più adeguata rispetto alle molte varianti che anni prima si erano via via avvicendate: tunnel corto, tunnel lungo, tunnel lunghissimo, tunnel ad una canna o tunnel a due canne…”
“Non ci stanchiamo di ribadire che la Loppio-Busa riveste un ruolo strategico, non solo per il territorio gardesano, ma per l’intero sistema della mobilità del Basso Trentino in quanto il tratto Loppio-Nago, il collegamento di Arco con la variante ovest e la Gardesana occidentale e il bypass di Torbole miglioreranno significativamente l’accesso ai centri abitati dell’Alto Garda, con la Val di Ledro e dei comuni rivieraschi del Lago di Garda”
“Ma anche in questo caso la lancetta dell’orologio pare essere tornata misteriosamente indietro almeno di 25 anni, (…), sono rimasti invece i progetti del bypass di Torbole e del tunnel di Arco, che sappiamo verranno prima o dopo illustrati nei rispettivi consigli comunali anziché meritare l’attenzione di un consiglio comunale congiunto con TUTTI gli amministratori comunali dei territori interessati, come già avvenuto in passato con la giunta provinciale di centro-sinistra”.
“Il presidente – concludono Calzà e Manica rivolgendosi al governatore Fugatti – trovi il coraggio di riunire tutti gli amministratori locali per dire come stanno effettivamente le cose, se i ritardi sulla Loppio-Busa sono dovuti alla mancanza di finanziamenti o a cos’altro, quando si concluderanno i lavori e si confronti anche con le categorie economiche nel trovare la soluzione migliore del tracciato dalla Maza al Cretaccio e il destino dell’hub Alto Garda in località Maza”.