Lo Presti lascia Cartiere del Garda, subentra Antonio Di Blas
L’ingegner Giovanni Lo Presti, direttore e consigliere delegato delle Cartiere del Garda lascerà il suo incarico a far data dal 14 febbraio prossimo. La decisione, già annunciata peraltro nei giorni scorsi, avrà effetto da quella data nonostante i colloqui intercorsi tra Lo Presti e Minguzzi, presidente e amministratore delegato dell’azienda rivana che fa capo al gruppo Lecta. “Lo Presti ci ha confermato la sua decisione – ha fatto sapere Minguzzi – di lasciare l’incarico per ragioni puramente personali. Il confronto intercorso tra di noi, volto a cercare una possibile alternativa non ha prodotto l’effetto sperato, dunque a malincuore abbiamo dovuto accettare la sua decisione.” A lo presti nel suo incarico subentra Antonio Di Blas, già vicedirettore di stabilimento e direttore della produzione, mentre sarà lo stesso Minguzzi per il momento a subentrare nei “poteri” che Lo Presti lascerà il 14 febbraio prossimo. Lo Presti ricopre anche l’incarico di direttore industriale e consigliere delegato in Cdg, ma è anche presidente e amministratore delegato di Alto Garda Power. La sua decisione ha “allarmato” i sindacati che hanno immediatamente incontrato Minguzzi. “Una decisione che ci dispiace – il commento della sindacalista della Sic – Cgil Claudia Loro – perché Lo Presti era una figura di competenza ed equilibrio. La sua decisione ci preoccupa – ha aggiunto – perché può significare un segnale d’indebolimento di Cartiere del Garda.” Stessa preoccupazione per Alan Tancredi di Uilcom – Uil, il quale dopo l’incontro con Minguzzi ha dichiarato: “Sono dimissioni che destano preoccupazioni – ha detto il sindacalista – anche perché Minguzzi ci ha detto che ora per CDG si prospettano almeno tre anni di consolidamento e recupero di quello che è andato storto, in particolare il nuovo sistema informatico oltre alle valutazioni sul mercato.”