L’identità del Trentino nelle bandiere ai confini provinciali
Trentino, Euregio, Italia ed Europa: sono questi i quattro vessilli che da sabato 13 dicembre sventolano sulle principali strade di accesso alla nostra provincia. Le bandiere testimoniano l’identità e la specificità del territorio e della cultura delle genti trentine. Il presidente della Provincia autonoma, Maurizio Fugatti, assieme ai sindaci dei Comuni trentini e veneti di Ala, Avio, Brentino Belluno e Dolcè, hanno voluto testimoniare con la loro presenza il significato dell’installazione, allestita lungo la provinciale Destra Adige, nel Comune di Avio, in prossimità del confine tra Trentino e Veneto. “Da sempre – ha ribadito il presidente – lavoriamo per aprire il Trentino all’esterno. I nostri confini non rappresentano una barriera, bensì ricordano la linea che collega la nostra storia all’identità di un Trentino aperto e che dall’Italia, attraverso l’Euregio, guarda all’ Europa”.
La decisione di posizionare le bandiere di Trentino, Euregio, Italia ed Europa, sulle principali strade di accesso alla Provincia, era stata annunciata dallo stesso presidente Maurizio Fugatti lo scorso 5 settembre, in occasione della Giornata dell’Autonomia. “Qui come sulle principali strade d’accesso alla nostra Provincia – ha spiegato il presidente Fugatti – abbiamo deciso di installare queste quattro bandiere: del Trentino, dell’Euregio, dell’Italia e dell’Europa. Queste bandiere rappresentano appartenenze e dimensioni comunitarie che costituiscono i tratti fondamentali del nostro patrimonio comune, alla nostra identità”
Nell’occasione, il presidente Fugatti ha annunciato anche le iniziative del Cinquantenario del secondo statuto d’autonomia (1971-72), che si articoleranno dal prossimo anno fino al 5 settembre 2022. “Vorrei partire da questo luogo simbolico – ha detto – per ricordare la ricchezza storica, culturale e civile rappresentata dalla nostra condizione di terra di confine. È un patrimonio da far fruttare, che ci indica una direzione di marcia. Il prossimo anno celebreremo i Cinquant’anni della nostra ‘seconda autonomia’. Nel 1971, infatti, si discusse e approvò in Parlamento le modifiche al nostro Statuto. Tra le iniziative che stiamo preparando, e che discuteremo e perfezioneremo istituendo nei prossimi giorni un apposito Comitato istituzionale e scientifico, vi è anche un itinerario di riflessioni e di incontri che ci porterà prima a Vienna, dove parleremo di storia, poi a Roma, dove rifletteremo sulla nostra autonomia e le sue fondamentali relazioni, quindi a Bruxelles, dove il tema sarà il futuro della nostra autonomia nei processi di integrazione europea. Credo – ha concluso Fugatti – sia significativo annunciarlo in questo luogo e nel momento in cui rendiamo omaggio alle quattro bandiere”.