Liberi dal fumo, una scelta per se stessi e agli altri
“In Trentino ci sono 76 mila fumatori, circa un quinto della popolazione adulta, una proporzione purtroppo stabile negli anni. La Giornata mondiale senza tabacco, il 31 maggio, è l’occasione giusta per sensibilizzare ulteriormente su questo tema. Avere meno persone che fumano significa avere meno rischi per il singolo, per la collettività e per la tenuta del sistema sanitario”. Così il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti interviene alla Giornata mondiale senza tabacco, una ricorrenza che ha un significato importante per la collettività e dunque per l’Amministrazione provinciale e il sistema sanitario trentino.
In Trentino, rispetto alla popolazione complessiva adulta, il 21% è un fumatore, il 22% è un ex fumatore e il 57% è un non fumatore. L’1% dei trentini fa uso di ICOS (tabacco riscaldato) e il 2% usa la sigaretta elettronica nella maggior parte dei casi con nicotina (69%). Circa la metà di chi usa la sigaretta elettronica (54%) lo fa in combinazione con la sigaretta tradizionale, quindi senza alcun beneficio per la salute.
L’abitudine al fumo è più diffusa tra: gli uomini (26% vs donne 17%), i giovani (18-24 anni 29% vs 50-69 anni 15%), le persone con bassa scolarità (23% vs laurea 18%), le persone con difficoltà economiche (31% vs senza 20%).
Due su tre dei ragazzi trentini tra i 13 e i 15 anni non ha mai fumato i prodotti del tabacco o provato la sigaretta elettronica, anche se il contesto di vita e le amicizie dei ragazzi condizionano le loro scelte rispetto a fumo e nicotina.
Il 14% dei ragazzi trentini usa abitualmente la sigaretta elettronica e/o prodotti a tabacco riscaldato (HTP). Fra questi vi sono ad esempio le puff bar, rese attraenti per i giovani da design, varietà di aromi e marketing, le quali di norma contengono nicotina (o sali di nicotina); una puff bar fornisce in media più di 300 sbuffi, l’equivalente di oltre 20 sigarette.
Sulla consapevolezza dei danni da fumo, la percentuale è del 92% per le le sigarette, del 69% per le HTP e del 56% per le e-cig (percentuale che scende al 28% tra chi le usa).
Infine in merito al fumo passivo: anch’esso è causa di malattie e morte prematura tra i non fumatori e gli effetti non si limitano alle sigarette, visto che l’aerosol espirato da chi fa uso di e-cig contiene sostanze chimiche dannose e le cause a lungo termine a questa esposizione non sono ancora note.