L’hotel Lido Palace di Riva del Garda aperto per l’Immacolata
Nonostante il periodo poco promettente che vede la chiusura forzata delle strutture di accoglienza turistica di Riva del Garda, si può trovare uno spiraglio speranzoso di luce grazie al Lido Palace, il 5 stelle superior premiato dal leader mondiale nei viaggi di lusso come “Best Spa Experience”. Il prestigioso hotel, infatti, prevede la riapertura per il ponte dell’Immacolata. Il direttore Gabriele Galieni spiega che l’intento è quello di non annullare le decine di prenotazioni già arrivate, dando attenzione ai clienti che hanno riposto fiducia nell’hotel. Probabilmente la chiusura è già prevista per la settimana successiva, ma ciò non è motivo di scoraggiamento, al contrario la struttura sarà operativo al massimo, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza in vigore e delle ulteriori limitazioni, anche nell’area benessere (dove controlli delle entrate e sanificazione non mancheranno). L’apertura è dopotutto indispensabile, in quanto, aggiunge Galieni, si trova davanti ad una massa critica di presenze del 50%, dunque serve poco a deludere le aspettative dei clienti e rischiare di perdere il brand della reputazione. Si ricorda che dopo un’estate rassicurante, il Lido Palace (insieme a tanti altri hotel) si è trovato costretto a chiudere ai primi di novembre, quando il virus stava cominciando a riprendersi.
D’altro canto la situazione è critica anche per il resto della Busa: la mancanza delle manifestazioni natalizie non è sicuramente di supporto alle strutture alberghiere, inoltre le nuove limitazioni sugli spostamenti tra regioni porta definitivamente alla conclusione che bisognerà aspettare la primavera. Purtroppo sono stati pochi i momenti di apertura, concentrati tendenzialmente nei mesi di agosto e settembre, che non sono comunque in grado di tenere sulle spalle il peso di 6 mesi di chiusura. Nonostante ciò, nel corso dell’estate 2020 il Garda trentino si è comunque confermato la zona con maggior numero di pernottamenti a livello provinciale, esattamente il 19,5% dell’intera affluenza turistica.
Su questi dati si esprime anche Petra Mayr, presidente Asat, la quale specificare che l’impegno per il rispetto delle norme da parte del personale è sempre stato elevato. Per quanto riguarda gli assembramenti al di fuori del contesto alberghiero, questo non è di certo colpa degli operatori.
(Alternanza scuola-lavoro Liceo “A.Maffei”- Alessia De Masi)