Le “Canèle” della Sarca: memoria, natura e poesia in riva al fiume

Redazione12/06/20252min
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Per molti ragazzi di ieri era un rifugio d’avventure estive, per la fauna un habitat prezioso, per la memoria collettiva un luogo simbolico. Oggi il canneto della sponda sinistra della Sarca, nella sua foce, torna al centro dell’attenzione grazie a un’iniziativa congiunta dell’associazione culturale “Giacomo Floriani” e del gruppo ambientalista “Umana Dimora”.
Una trentina di persone tra soci, simpatizzanti e rappresentanti del gruppo “Rotte Inverse” si sono ritrovati sul posto per ascoltare una relazione scientifica accompagnata da testimonianze personali, tra cui quella di Benedetto “Barba” Omezzolli, storico custode del luogo. A guidare l’incontro è stato Gianni Nicolini, già direttore del Centro di Ecologia Alpina e dirigente provinciale nei settori dei parchi e della conservazione della natura.

 

 

Nicolini ha ripercorso la storia e le caratteristiche del canneto, conosciuto localmente come “Le Canèle” per la tipica vegetazione di salici, giunchi e rovi. Il relatore ha evidenziato l’importanza di preservare questo angolo di biodiversità dell’Alto Garda, sottolineando la presenza di specie non autoctone e suggerendo la reintroduzione di piante originarie – carici, giunchi e arbusti – per favorire l’equilibrio ecologico dell’area.
Presenti anche il sindaco di Nago-Torbole, Gianni Morandi, e l’assessore Giovanni Vicentini, che hanno illustrato le azioni intraprese dall’Amministrazione comunale per la tutela del biotopo, auspicando un rafforzamento dell’impegno, soprattutto sul versante destro del fiume.
L’incontro, che ha unito scienza, testimonianza e poesia, è stato intervallato dalla lettura di versi dedicati alla Sarca, interpretati da autori e appassionati locali come Gilberto Galvagni, Loretta Miorelli, Francesca Mozzi, Elisa Polla e altri. In chiusura, un buffet presso l’hotel “Lido Blu” ha offerto ai partecipanti un momento conviviale, durante il quale è stata distribuita una relazione illustrata sul tema, curata da Nicolini.