“Le. 180 etichette del sé”, eventi declinati al femminile
“Le. 180 etichette del sé”: è questo il titolo della nuova rassegna firmata AnDROmeda che, tra fine agosto e fine novembre, animerà l’Alto Garda con una lunga serie di appuntamenti. Declinazione sul tema della salute mentale di un percorso, quello della violenza di genere e della valorizzazione del femminile, che l’associazione porta avanti ormai da anni nel territorio, “Le. 180 etichette del sé” parte allora, ancora una volta, proprio dalle donne. Senza mai scadere nell’autoreferenzialità, ma pensando invece ad un pubblico che sia il più eterogeneo possibile, la rassegna si accosta a tutte le etichette – “isterica”, “strega”, “matta” – che nel tempo hanno caratterizzato un femminile eccentrico, andando oltre e chiedendosi dove stia il confine tra pregiudizio e malattia psichiatrica. E lo fa, pensando ad appuntamenti coinvolgenti, leggeri, all’insegna dell’arte e della cultura, anche e ancora più, in un tempo complesso come quello attuale.
Patrocinato da Regione Autonoma Trentino-Alto Adige, Provincia Autonoma di Trento, Bim, Comunità di Valle Alto Garda e Ledro e dai Comuni di Arco, Drena, Dro, Nago-Torbole e Riva del Garda, “Le. 180 etichette del sé” ha avuto anche l’importante supporto della Fondazione Museo Storico del Trentino.
Hanno sostenuto il progetto anche Fondazione Caritro, Cassa Rurale Alto Garda, Casa del Bambù, Associazione Musicale Valle Laghi, Associazione Storia e Territorio, Circolo Culturale La Palma e Il Sommolago».
Per sostenere il progetto in questo momento complesso, in cui la cultura è passata in secondo piano, è stato attivato anche un’operazione di “crowdfounding”, di finanziamento dal basso. Per aiutare l’associazione basterà collegarsi al sito Eppela, cercare il progetto e fare una donazione.
Il primo appuntamento sarà il 28 agosto alle 21, presso Palazzo Marchetti ad Arco: “Rapsodia”, un concerto con il Rose Garden Quartet. Questo evento sarà a pagamento.
Seguirà, il 6 settembre sempre alle 21, presso l’Eremo di San Paolo ad Arco, “Isteria e follia: un viaggio nel tempo tra suono e parola”, un incontro nel quale Stefania Santoni ripercorrerà la nascita e la diffusione del concetto di pazzia al femminile come strettamente correlato all’utero. L’evento sarà accompagnato dalle musiche della chitarrista Arianna Pati.
Nello stesso mese ci saranno due mostre fotografiche: “Mirror” di Francesca Lorenzi, dal 2 al 17 settembre presso la Galleria Craffonara di Riva del Garda e “Tra le mura” di Elvio Pederzolli con Lorena Bombardelli e Emanuela Antonelli, dal 4 al 27 settembre al Castello di Drena
Tra ottobre e novembre sarà la volta del cinema, con quattro film, due per adulti e due pensati per i più giovani.
Il Comune di Dro ospiterà un altro importante appuntamento: dal 7 al 29 novembre l’artista Nadia Groff, giovane trentina, rappresenterà alcune donne iconiche del tema della follia e lo stereotipo di genere ad esso correlato in “Le libere donne”, un’esposizione artistica alla portata degli occhi di tutti, bambini e ragazzi compresi.
Novembre, mese di chiusura de “Le. 180 etichette del sé”, sarà anche, per sua natura, quello dei momenti più fortemente correlati alla violenza di genere. Non solo il “25 novembre”, dunque, ma, articolandosi nelle settimane a ridosso alla data da tutti riconosciuta come “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, si farà in modo di portare all’attenzione dei cittadini al tema, sempre declinato in chiave psichiatrica, con due spettacoli teatrali e la presentazione del libro “Siamo matte, se vi pare”.