Lavori in corso alla Ponale, l’apertura del sentiero slitta a fine marzo 2023
“L’apertura della Ponale slitterà di qualche giorno per permettere alla ditta che sta eseguendo i lavori di mettere in sicurezza la parete di roccia che sovrasta il sentiero e la costruenda Ciclovia del Garda”. Così Marco Benedetti, presidente della associazione “Mondo Ponale” che si occupa della vecchia via fatta costruire dal ledrense Giacomo Cis, oggi sentiero di montagna e percorso da oltre mezzo milione di persone a piedi e in bicicletta ogni anno.
Sul sito web che ne descrive la storia e tiene conto dei passaggi appare ancora la data di riapertura del 15 marzo 2023 ma si arriverà probabilmente alla fine dello stesso mese, comunque in tempo per l’avvio della stagione turistica che vedrà appassionati della mountain bike percorrerla nuovamente per ammirarne la bellezza e il panorama che offre. “Ma questo – conclude Benedetti – è ovviamente una previsione approssimativa, in base alla velocità di esecuzione dei lavori, nel senso che potrebbe essere anche prima”.
Un dato interessante, che non viene mai citato, è la provenienza delle 10 mila firme che erano state raccolte nel 2004 per la sua riapertura come sentiero, dopo la dismissione da strada che congiungeva la Valle di Ledro a Riva del Garda. Il 71% era di uomini, il 28% di donne di cui il 57% di italiani e il 43% di stranieri. Quasi 3.330 vennero da residenti nel Garda trentino, 900 dalla valle di Ledro, 38 dalla valle dei Laghi, 41 dalle Giudicarie esteriori, 33 dalla valle del Chiese, 27 dalla Rendena, 182 da abitanti in Vallagarina, 224 da Cembra, Trento e Rotaliana, 19 da Fiemme, Fassa, Primiero e Valsugana, 14 dalla val di Non Sole, 147 dall’Alto Adige, 118 da residenti nel bacino del lago di Garda, 672 da altre regioni italiane. Infine, dall’estero 4.160 con una corposa parte, e su questo non c’è da dubitare, dalla Germania che con 3.529 firme diede un generoso contributo alla mozione del Comitato Giacomo Cis.