L’assessore Tonina visita le Case di Cura arcensi: “Affrontare assieme le emergenze del futuro”
Nuova tappa del percorso di conoscenza e approfondimento delle strutture sanitarie e socio-sanitarie del territorio dell’assessore alla salute e politiche sociali, Mario Tonina, che martedì 6 agosto si è recato in visita nelle tre Case di Cura del privato convenzionato di Arco, ovvero Villa Regina, Eremo e San Pancrazio. Con l’assessore provinciale Tonina vi erano, fra gli altri, la dirigente del servizio provinciale politiche sanitarie Monica Zambotti con Marcello Guidi, nonché per l’Apss il direttore generale Antonio Ferro, il direttore del Servizio governance clinica Emanuele Torri, il direttore del supporto clinico alle Rsa Sergio Minervini con Massimiliano Vario. Alle visite erano presenti anche il vicesindaco di Arco Roberto Zampiccoli e l’assessore comunale Guido Trebo.
L’assessore provinciale Tonina ha messo in luce il ruolo del privato accreditato all’interno del sistema sanitario provinciale, soprattutto in un luogo storicamente vocato alla cura come il territorio di Arco, ha poi evidenziato come sia indispensabile pianificare una strategia di breve termine, per superare le criticità degli accessi ai pronto soccorso e delle liste di attesa, e di medio e lungo termine per affrontare le emergenze del futuro, ovvero l’invecchiamento della popolazione e il calo delle nascite, oltre che lavorare sulla prevenzione e rendere sempre più efficiente l’assistenza sanitaria.
Il direttore generale Ferro ha messo in luce la creazione dei dipartimenti transmurali, che consentano appunto integrazione fra strutture, e la creazione del Dipartimento anziani e longevità, per mettere in rete i quasi 5000 posti letto a disposizione in Trentino, una cifra due volte e mezza superiore al resto d’Italia, uniformare il sistema di cura e avvicinare la figura del geriatra al territorio.
Villa Regina
A Villa Regina l’assessore Tonina è stato accolto dal direttore sanitario Eugenio Gabardi, dal responsabile clinico della Casa di cura Regina Gabriele Noro e, in rappresentanza della proprietà, da Mario Claudio e Martina Cariello. Mario Cariello, nell’illustrare la lunga storia dell’edificio che risale al primo dopoguerra come filanda, quindi negli anni ’30 è diventato sanatorio e negli anni ’60 clinica per la riabilitazione, ha spiegato come oggi la struttura sia vocata principalmente alle cure ospedaliere di lungodegenza, anche se offre in parte cure ospedaliere di riabilitazione linfologica, con 20 posti letto accreditati. Complessivamente sono 184 i posti letto autorizzati di cui 161 accreditati: fra questi 141 sono i posti letto ordinari di lungodegenza e riabilitazione estensiva e 20 i posti letto ordinari di riabilitazione linfologica e riabilitazione intensiva. La struttura dispone inoltre di 23 posti letto autorizzati ma non accreditati. Complessivamente sono 180 i dipendenti e collaboratori tra cui medici, paramedico e amministrativo.
Dallo scorso anno è stata acquisita anche la Rsa Sacra Famiglia, che nel corso del prossimo anno, verrà integrata nella struttura principale. Rsa Regina ha 61 posti letto autorizzati, 59 accreditati di cui uno di sollievo, 75 le figure professionali che vi lavorano; si tratta della prima struttura privata accreditata in Trentino a gestione diretta di un privato accreditato. L’organico complessivo di Villa Regina a regime diventerà di oltre 250 persone.
Eremo
Ad Eremo erano presenti l’amministratore delegato Sergio Fontana con i consiglieri Carlo Favaretti e Luis Durnwalder, nonché il direttore Gabriele Matteotti. Accanto all’edificio principale, situato all’ingresso della frazione di Chiarano, la Casa di Cura può contare su altre strutture, in particolare il recente Poliambulatorio Eremo Bellaria. Eremo ha come vocazione primaria quella delle cure ospedaliere di riabilitazione, oltre ad offrire anche prestazioni di specialistica ambulatoriale. 179 sono i posti letto autorizzati,173 quelli accreditati, di cui 165 in regime ordinario. e 8 in regime di day hospital. I 6 posti letto autorizzati offrono prestazioni in regime privato di riabilitazione intensiva, due dei quali per riabilitazione neurologica. Più di duecento sono i dipendenti della struttura, ai quali si aggiungono circa 150 collaboratori.
L’estate scorsa è stato autorizzato l’avvio presso Eremo di un setting assistenziale sperimentale per la riabilitazione ospedaliera cardiologica intensiva potenziata del paziente con scompenso cardiaco, fino al 31 dicembre 2026; si tratta di 4 posti letto che erano già stati accreditati in precedenza per la riabilitazione cardiologica, più un ulteriore per situazioni particolari.
San Pancrazio
Qui erano presenti il direttore regionale della società Kos Group srl, Divisione riabilitazione e cure psichiatriche, che dirige la struttura arcense, Camilla Fabbri, la direttrice sanitaria Simona Farina e il direttore di struttura Stefano Dallapè. L’Ospedale San Pancrazio offre principalmente cure ospedaliere di riabilitazione con vocazione alla riabilitazione neuromotoria, cardiologica e alcologica; offre poi prestazioni di specialistica ambulatoriale di vario tipo, ma si caratterizza specialmente per l’offerta di percorsi di riabilitazione motoria, cardiologica, urologica, alcologica (e altre dipendenze) e come centro ambulatoriale di riabilitazione per la presa in carico di situazioni legate a patologie neurodegenerative croniche che determinano condizioni di grave disabilità. I posti letto autorizzati sono 111, 93 accreditati di cui 88 in regime ordinario e 5 in day hospital (2 per la riabilitazione cardiologica e 3 per la riabilitazione urologica). La struttura dispone inoltre di 18 posti letto autorizzati, che offrono quindi prestazioni in regime privato, sempre di riabilitazione intensiva. Fra personale sanitario e collaborati vi lavorano circa 120 persone.