L’assessore Bisesti in visita al Museo di Riva del Garda
“Esposizioni di qualità, di notevole spessore culturale e proposte in una cornice affascinante; un valore aggiunto per Riva del Garda e per il Trentino, soprattutto durante la ripartenza post-Covid, quando tutte le risorse che sono a disposizione possono risultare decisive nella competizione per attrarre visitatori e turisti. La ripartenza può trovare anche nella cultura un motore estremamente importante. È una ricchezza che abbiamo vicino a casa e che è giusto conoscere”: con queste parole l’assessore provinciale alla cultura Mirko Bisesti ha commentato la visita fatta nel pomeriggio di venerdì 10 luglio al Museo Alto Garda, alla Rocca di Riva.
Accompagnato dal responsabile del museo Matteo Rapanà, l’assessore Bisesti si è recato anche sulla Torre Apponale.
Al museo si è soffermato soprattutto su due mostre. Quella inaugurata lo scorso 5 giugno e che resterà aperta fino a domenica 26 luglio, dal titolo “Riccardo Schweizer. Tempesta sul Lago”; organizzata in collaborazione con il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, la mostra vuole “riportare a casa” un’opera di alto significato per il contesto gardesano. E quella inaugurata il 3 luglio, aperta fino all’8 novembre, “Catturare l’invisibile. Francesco Malacarne e la nascita della fotografia scientifica”; esposizione che ha avuto il patrocinio del Ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo, che vede la collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Culturali della Provincia autonoma di Trento e che vuole far conoscere al pubblico quanto sono stati innovativi gli studi dell’ingegnere rivano Francesco Malacarne, pioniere della fotografia a livello internazionale.