“L’arte di fare comunità”: a Riva una giornata di colori, relazioni e riflessioni

Una festa che unisce arte, scuola e cittadinanza per riscoprire il senso profondo dello stare insieme.
Mercoledì 22 ottobre, in piazzale Mimosa a Rione 2 Giugno, si terrà l’iniziativa “L’arte di fare comunità – Street Art Live con scuola, ETS e Coop Alto Garda”, un evento pensato per rafforzare la rete di comunità e celebrare, al tempo stesso, i 50 anni della Cooperativa Consumatori Alto Garda.
Una giornata di lavoro condiviso, arte partecipata e musica, in cui la città si ritrova per festeggiare se stessa, i suoi valori e la sua capacità di costruire legami.
La scuola esce in strada: nasce una “scuola diffusa”
Il programma si apre già dalle prime ore del mattino, con i ragazzi della scuola secondaria “Scipio Sighele” che, durante l’ora di arte, abbandoneranno le aule per immergersi nel mondo della street art.
Sotto la guida dell’artista Libra, gli studenti potranno osservare da vicino “il fare arte”, cogliendo l’idea di scuola diffusa: un modo di apprendere che si sposta nello spazio urbano e trasforma la città in laboratorio educativo.
Nel pomeriggio, a partire dalle 14.00, gli stessi studenti diventeranno protagonisti, realizzando un murales collettivo insieme a Libra, partendo dai bozzetti ideati in classe. Un segno visibile, colorato e condiviso, che resterà nel quartiere come testimonianza di partecipazione e creatività giovanile.
Cibo, musica e incontro: il valore del “fare insieme”
Dalle 15.30, piazzale Mimosa si trasformerà in un luogo di incontro e convivialità, con la distribuzione della merenda, musica e momenti di dialogo.
Un’occasione per conoscersi, scambiare idee e riscoprire il piacere di appartenere a una comunità viva.
Ma la giornata non sarà solo festa: sarà anche riflessione collettiva, con la presentazione in anteprima dei dati raccolti durante i focus comunitari realizzati tra febbraio e maggio 2025 e attraverso i questionari rivolti a cittadini e ragazzi.
Gli adulti tra orgoglio e preoccupazione
Dai dati emersi dai 56 residenti adulti coinvolti (principalmente di Riva del Garda, fascia 41–60 anni) affiora una fotografia lucida e complessa.
Gli intervistati riconoscono l’enorme valore del territorio, la solidarietà diffusa e la partecipazione attiva al volontariato, ma evidenziano anche criticità legate alla pressione del turismo, alla mancanza di servizi fondamentali — soprattutto per i giovani e la salute mentale — e a una coesione sociale percepita come fragile.
In sintesi, si delinea una comunità resiliente e orgogliosa, ma consapevole dei propri limiti e pronta a chiedere un rafforzamento del welfare locale e una gestione più sostenibile della ricchezza turistica.
Un territorio che ama se stesso, ma che sa di dover crescere per garantire benessere e inclusione a tutti i suoi abitanti.
I ragazzi e lo sguardo sul loro territorio
Il secondo questionario, che ha coinvolto 152 giovani tra i 10 e i 14 anni (età media 11,3 anni), restituisce una prospettiva fresca e autentica.
I ragazzi mostrano un forte legame emotivo con la natura e la bellezza del Lago di Garda e delle montagne, ma chiedono più spazi e attività dedicate alla loro età.
Nei loro racconti emergono i “luoghi del cuore”: parchi, piazze, chiese e castelli, spazi vissuti come punti d’incontro e di ricordo.
Chiedono opportunità di incontro, sport, eventi e momenti informali in cui potersi riconoscere come parte attiva della città.
Il loro messaggio è chiaro: Riva del Garda può diventare un luogo dove crescere bene, se saprà ascoltare le nuove generazioni e dare loro voce e spazio.
Un progetto che fa rete
L’iniziativa, promossa da Up&Mind con la collaborazione di Canalescuola, nasce proprio da questo spirito di rete.
Al fianco degli organizzatori, numerose realtà del territorio: Coop Alto Garda, Associazione Vivirione APS, Associazione Nazionale Carabinieri di Riva del Garda e Associazione Oltreconfine APS.
Un’alleanza di energie, competenze e sensibilità che dimostra come fare comunità non sia solo uno slogan, ma un processo concreto, costruito giorno dopo giorno attraverso la partecipazione.
Prossimi passi: una giornata di studio aperta alla cittadinanza
I dati emersi dai questionari saranno oggetto, nelle prossime settimane, di una giornata di studio e analisi aperta a tutta la cittadinanza, per approfondire i risultati e trasformarli in azioni e proposte concrete.
Perché l’arte, la scuola, le associazioni e i cittadini, insieme, possono davvero disegnare il futuro di una comunità più coesa, consapevole e felice di “abitare” il proprio territorio. (n.f.)