Lago di Tenno, sul noleggio dei pedalò va fatta chiarezza
La questione che vede opposti il sindaco Giuliano Marocchi e il titolare dell’attività di noleggio dei pedalò sul lago di Tenno Adrian Scruba è nota. Il gestore vedrà scadere la sua concessione al termine del 2020 ma, passata l’emergenza sanitaria vissuta dal mondo intero, ora che il turismo si riaffaccia piano piano Adrian Scruba è ancora fermo al palo e si lamenta. Oasi unica quella del lago di Tenno, va detto, per la pace e la tranquillità che si gode sulle sue spiagge sconfinando con lo sguardo nell’azzurro turchese delle sue acque. Scruba è lavoro, che, a suo dire, il sindaco Marocchi impedirebbe con tutti i mezzi possibili, anche ora che il lockdown ha allargato le sue maglie permettendo il ritorno dei bagnanti che, con la sua attività potrebbero pedalare sulle sue acque cristalline. Ma il primo cittadino risponde che il diniego alla ripresa dell’attività di noleggio di pedalò da parte di Scruba è motivato dalla decisione dei “Bacini Montani” della Provincia di delocalizzare la sua attività rispetto alla posizione precedente, motivo che l’amministrazione comunale adduce perché ha in capo la regolamentazione degli accessi al lago. Inoltre, aggiunge il sindaco, un incontro tra le parti al fine di trovare la soluzione a detto spostamento non gli è mai stato richiesto. L’amministrazione comunale, invece, attende questo incontro anche per consentire a Scruba di riaprire la sua attività al più presto. “Rimango basito – osserva in una nota il sindaco Marocchi – nel leggere sui giornali che io avrei negato l’esercizio dei natanti sul lago di Tenno. Nulla di più falso, la verità è che il signor Scruba può lavorare anche da domani, ma nel luogo indicato da questa amministrazione e con le regole date dalla Provincia di Trento. Indicazioni contenute in una lettera inviata dalla Provincia al gestore e al Comune datata 16 ottobre 2019, dove sta scritto che per la stagione 2020 l’attività esercitata, con massimo dieci pezzi (di pedalò, ndr) doveva essere delocalizzata rispetto alla spiaggia nota come “Coa”, poiché troppi sono stati i disagi e le criticità emerse a bagnanti e ospiti in quel luogo a causa della sua attività, che impiega mezzi a motore in transito sulla spiaggia. Di conseguenza – scrive ancora Marocchi – questa amministrazione ha scritto alla provincia e al gestore Scruba dando l’indicazione su dove spostare l’attività per la stagione 2020 (era il 12 marzo 2020), chiedendo un incontro tra le parti per definire assieme i dettagli.
Noi siamo qui, il mio ufficio è aperto – conclude Marocchi – attendiamo l’incontro per permettergli di lavorare ma secondo le indicazioni date dalla provincia di Trento.”