Ladri acrobati sfondano il tetto del Penny Market di Riva: colpo fallito ma cresce la paura

Non c’è stagione che tenga: i malviventi trovano sempre il modo di tentare un’incursione. In estate sfruttano le finestre lasciate aperte dal caldo, in autunno si fanno forza del buio che cala presto. Fatto sta che la criminalità non conosce pause, e negli ultimi giorni l’Alto Garda ne ha avuto una nuova, inquietante conferma.
Nella notte tra lunedì e martedì una banda di professionisti ha preso di mira il supermercato Penny Market, lungo la statale Arco-Riva, accanto al Palagarda. Il piano, accuratamente studiato, prevedeva di aprire un varco nel tetto, forzare il controsoffitto e calarsi negli uffici per raggiungere la cassaforte. Una dinamica che fa pensare più a un assalto cinematografico che a un’improvvisazione.
Il colpo sventato dalla vigilanza
Il tentativo si è però infranto contro la prontezza del personale di vigilanza privata. Alcuni segnali anomali rilevati dall’allarme, pur non legati a un’intrusione, hanno spinto gli addetti a un controllo più accurato. La scoperta è stata immediata: un’apertura nel soffitto e segni evidenti di preparativi per l’effrazione.
Immediata la chiamata a carabinieri e Polizia di Stato, che hanno perlustrato l’area senza però trovare tracce dei ladri. Con ogni probabilità si tenevano a breve distanza, pronti a entrare in azione, ma si sono dati alla fuga intuendo che la loro copertura era saltata.
Ricordi di altri colpi
Il metodo usato ricorda da vicino un altro episodio avvenuto in primavera al negozio Carpentari di Torbole, quando i ladri riuscirono a introdursi tagliando il telone della veranda nei punti corrispondenti ai sensori d’allarme, riuscendo così a neutralizzarli. Quella volta il bottino fu davvero sostanzioso: 26 biciclette di alto valore. Anche allora un colpo studiato nei dettagli, a conferma che in zona si muovono gruppi ben addestrati e tutt’altro che improvvisati.
Una sequenza che allarma
Nella stessa notte del tentato assalto al Penny Market, un altro episodio si è registrato in un appartamento di via Strada Granda a Torbole. Anche in quel caso l’azione è stata interrotta prima che si concretizzasse, ma l’effetto sulla popolazione è lo stesso: la sensazione di un territorio sotto pressione, dove i tentativi si susseguono a ritmo serrato.
Un déjà-vu vent’anni dopo
Per il Penny Market, poi, la vicenda ha un sapore amaro di déjà-vu. Esattamente vent’anni fa lo stesso supermercato subì un assalto che fruttò 30 mila euro: allora i ladri fecero saltare in aria la porta metallica della cassa continua esterna.
Telecamere ai varchi: il progetto rilanciato
In questo contesto di insicurezza, torna d’attualità anche la questione della sorveglianza tecnologica. Come riportato da la Busa online a inizio settembre, la Comunità di Valle Alto Garda e Ledro, guidata dal sindaco di Tenno Giuliano Marocchi, ha ripreso in mano il progetto delle telecamere con lettura targhe agli ingressi del territorio.
Non si tratta di un’idea nuova: il piano era stato approvato già nel novembre 2017, sotto la presidenza di Mauro Malfer, e prevede l’installazione di varchi elettronici in 15 punti strategici, distribuiti nei sette comuni dell’area (Riva, Arco, Nago-Torbole, Tenno, Dro, Drena e Ledro). Dopo anni di stallo, il progetto sembra ora finalmente destinato a decollare.
La sicurezza come priorità
Il fallimento del colpo al Penny Market dimostra l’efficacia della vigilanza, ma non basta a rassicurare una comunità che negli ultimi mesi si sente più esposta. Tra furti tentati e colpi portati a segno, il problema resta aperto: basteranno telecamere e allarmi più sofisticati o servirà anche un ritorno a un controllo più visibile e quotidiano del territorio?