La “Venere di Willendorf” realizzata con oolite di Arco?
Ci sono voluti anni per stabilire che la famosa “Venere di Willendorf”, una statuetta di roccia trovata nel 1908 vicino a Vienna, è stata scolpita utilizzando oolite proveniente dal lago di Garda.
Risalente a circa 25mila anni fa, la famosa statuetta è uno dei più importanti ritrovamenti della preistoria e venne ritrovata dall’archeologo Josef Szombathy in un sito risalente all’Aurignaziano, presso un terrazzo a trenta metri di quota dal Danubio, vicino al paese di Willendorf in Austria nel piccolo comune di neanche mille abitanti nel distretto di Neunkirchen vicino a Vienna.
La scoperta del tipo di materiale utilizzato per realizzarla l’ha fatta un gruppo di ricercatori dell’Università della capitale austriaca, a capo del quale c’è il famoso antropologo Gerhard Weber, il quale con due geologi suoi collaboratori ha potuto sancire con precisione che la pietra con cui venne realizzata proveniva, appunto, dal lago di Garda.
Risalente al Paleolitico, la Venere di Willendorf non è l’unica trovata dagli archeologi, bensì fa parte di una speciale collezione detta “Le Veneri”, una trentina di statuette in tutto alte circa undici centimetri ciascuna e trovate in diverse parti del nostro continente.
Probabilmente realizzate dai nostri antenati e dedicate al culto della “Dea madre terra” associata ai riti di fertilità e natura, quella di Willendorf è conservata al Museo delle Scienze Naturali di Vienna e, a differenza delle altre ritrovate in Europa scolpite in osso o avorio, è stata scolpita in pietra oolite, una roccia sedimentaria ben conosciuta da noi per via delle cave nel bosco Caproni di Massone. Che venga da lì? Oppure, come gli studi sembra abbiano “certificato”, dalla località Seghe di Ala? Questo sarà difficile documentarlo con precisione assoluta, tuttavia ciò che è certo è che nel raggio di 200 chilometri da Willendorf l’oolite non si trova. E che l’Austria è a duecento chilometri dal Garda trentino.