LA SPIAGGIA DEGLI ULIVI A RIVA ANCORA CHIUSA

Difficile, a diversi giorni dall’apertura delle due buste con relative offerte presentate da Luca Zini, noto ristoratore rivano a capo di una cordata di persone interessate tra cui l’ex gestore Franco Chemolli e quella della “Summer Trade s.r.l.” di Rimini, dire chi avrà l’appalto per la gestione del noto compendio maroniano, chiuso ormai tristemente e sulle cui vicende non serve aggiungere altro. Aprirà per lo spettacolo pirotecnico del 1° settembre prossimo in occasione della Notte di Fiaba? È probabile, perché posto d’osservazione migliore dell’Esedra delle Rose, la meravigliosa terrazza dalla quale si getta lo sguardo verso il porto della Fraglia della Vela è unico. C’è da scommetterci. Intanto, dopo quasi due mesi dall’apertura delle buste nulla ancora si sa e “l’estate sta finendo” (come cantavano i Righeira nel 1985) e anche quella rivana sta volgendo al culmine. Il presidente della Lido Immobiliare S.p.A. Bernardi qualche “sassolino” dalle scarpe, però, se lo è voluto togliere dichiarando alla stampa che “non tutto va sempre come si desidererebbe – ha detto – la Summer Trade ha bisogno di verificare tutti gli aspetti connessi all’operazione Spiaggia degli Ulivi. La proposta di Zini è ancora “sub iudice” dunque siamo in stallo. Quanto durerà? A saperlo – afferma Bernardi – certo è che in molti non hanno mosso un dito per aiutare la città e il turismo, ma noi non gettiamo la spugna innanzi tempo, ma siamo impegnati a trovare la soluzione migliore secondo le nostre capacità”.
Riepilogando: contratto d’affitto per sette anni con possibile proroga per altri sette, massimo 14 anni di gestione. Il 2020 e 2021 canone ribassato a 45.000 euro/anno, dal 2022 si sale a 60.000, nel 2023 a quota 70.000 euro per arrivare ai 90.000 euro/anno di regime dal 2024 in avanti. E con i dati in calo sulle presenze turistiche queste cifre un po’ spaventano.