La scomparsa a Riva di Luciano Nicolli, albergatore, imprenditore e cestista
Una morte improvvisa, poco dopo le otto di giovedì 12 marzo quando, raggiunto da una telefonata dello stesso Luciano, il fratello Pio assieme all’altro fratello Renato sono accorsi nel suo appartamento per vedere come stava. “Mi ha chiamato – racconta Pio Nicolli, albergatore e titolare del Villa Nicolli Romantic Resort di via Cattoni, a Riva del Garda – dicendomi che non si sentiva bene. Con l’altro mio fratello Renato siamo accorsi immediatamente allertando anche il 118, ma purtroppo nonostante gli sforzi di rianimarlo Luciano ci ha lasciati”. Sessantun anni compiuti il primo gennaio, Luciano Nicolli è stato un grande sportivo, dotato di un fisico massiccio che gli ha permesso di conquistare anche un record scolastico nel salto in alto quando era studente del Liceo Maffei di Riva. Aveva poi fatto parte della squadra che nel 1976, agli ordini di Renato Dionisi, era andata a difendere i colori della città a Leeds per giochi senza Frontiere, giochi nella quale Riva si classificò ultima ma la risonanza mediatica fu enorme ovunque egualmente. Poi il basket con la Virtus, altra sua grande passione prima di dedicarsi all’attività alberghiera che lasciò per intraprendere un’attività in proprio importando ad Ebersbach, in Germania, prodotti tipici italiani tra cui, ovviamente, le specialità del nostro territorio. Luciano Nicolli sarà tumulato al cimitero del Grez nella tomba di famiglia dopo la cerimonia strettamente privata, scelta dettata dalle norme legate all’emergenza per il Coronavirus.