La pianta “figlia” dell’Albero Falcone nel Palazzo dell’autonomia trentina

Redazione19/11/20213min
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Proviene dall’Albero Falcone, il ficus che cresce nei pressi della casa del giudice assassinato nel 1992 dalla mafia, la pianta donata al Trentino dal Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari dei Crabinieri, che crescerà nel Palazzo dell’Autonomia trentina, proprio davanti all’opera in legno che raffigura il bosco attraversato dalle raffiche di vento della tempesta Vaia. La consegna del “ficus della legalità” da parte del generale di Brigata Pierangelo Baratta – comandante dei carabinieri forestali del Veneto – è avvenuta alla presenza del dirigente generale del Dipartimento protezione civile, foreste e fauna Raffaele De Col, che ha portato il saluto del presidente della Provincia Maurizio Fugatti e dell’assessore alle foreste Giulia Zanotelli. Presenti anche il dirigente del Servizio foreste Giovanni Giovannini e il capitano Caterina Gagliano, oltre al direttore della ripartizione foreste della Provincia autonoma di Bolzano Günther Unterthiner e dell’ispettore forestale Fabio Squarcina che hanno ricevuto la pianta destinata all’Alto Adige.

L’iniziativa, intitolata “Un albero per il futuro”, prevede la donazione e la messa a dimora di 500mila piantine in altrettante scuole di tutta Italia, oltre che nelle 21 sedi delle Regioni e delle Province autonome. Nell’ambito di questo progetto, il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, in accordo con la Fondazione Falcone, ha riprodotto per talea circa un migliaio di piantine di Ficus provenienti dal famoso Ficus Macrophilla Columnaris Magnoleides situato all’ingresso dell’abitazione del giudice ucciso nella strage di Capaci. Le altre piante destinate alle scuole saranno duplicate nel Centro Nazionale Carabinieri per la Biodiversità Forestale (Cnfb) di Pieve Santo Stefano (Arezzo).
Le piante consegnate alle Province autonome di Trento e Bolzano testimonieranno la partecipazione dei due territori al progetto e alla successiva manifestazione che si terrà a Palermo sabato 20 novembre presso il carcere dell’Ucciardone dove avverrà la consegna di 108 piante agli istituti scolastici intitolati a Falcone. Questi alberi faranno dunque parte del “Grande bosco diffuso” formato dai ficus messi a dimora dagli studenti italiani e dalle istituzioni locali e visibile attraverso una App che raccoglierà la loro geolocalizzazione e ne monitorerà la crescita.

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