La maggioranza consigliare di Arco va al tappeto sulla “Variante 15”
Il Consiglio comunale di Arco riunito in videoconferenza per discutere dell’importante questione legata all’adozione o meno della Variante 15 è andato, invece k.o. Con 11 consiglieri presenti non c’è stato il numero legale, vista anche l’assenza compatta dei consiglieri in quota Patt ma anche quella, il che ha fatto e farà molto discutere, dell’assessora Marialuisa Tavernini. Un’assenza che ha vanificato la presenza di Mauro Ottobre, il quale invece era pronto al voto. Lo scontro politico tra le forze in campo s’infiamma ancora di più dopo le vicende legate all’ex vicesindaco Stefano Bresciani, da tempo dichiaratamente a favore del prossimo candidato sindaco Roberto de Laurentis e per questo “sconfessato” dal primo cittadino Alessandro Betta. La Tavernini si è detta “Incredula di fronte alla situazione venutasi a creare in consiglio comunale, con ordini del giorno ed emendamenti differenti da quanto discusso in Giunta e nelle riunioni della maggioranza, mettendomi in grande imbarazzo personale”. Insomma, a pochi mesi dalle prossime elezioni comunali ad Arco la situazione politica è quantomeno difficile, anche se la Tavernini si è detta egualmente convinta di proseguire fino alla fine del suo mandato. Un atteggiamento sconfessato dalla segretaria del Partito Democratico Tiziana Betta, la quale si è detta amareggiata dal comportamento della Tavernini, arrivando a chiedersi se l’averla accolta all’interno del Circolo PD di Arco sia stata una scelta positiva. “Mi sono chiesta più volte in questi anni – ha detto Tiziana Betta – se lei fosse veramente convinta dei nostri valori, oppure se l’adesione fosse a pura situazione di comodo nell’approfittare del Circolo per i suoi scopi che ora la portano verso altri orizzonti”. Amareggiato anche il sindaco, per il quale la situazione sul tanto richiesto voto segreto ora è ben chiara: “Adesso si capisce tutto – ha detto – i giochi sono fatti con persone all’interno della maggioranza che se ne erano già andate altrove senza dirlo. Una strategia mirata a far saltare il banco e anche la possibilità a stralciare un punto delicato come Sant’Andrea.” La Giunta attende ora le dimissioni della Tavernini che appaiono decisamente scontate, almeno per la maggioranza di cui faceva parte fino alla recente decisione sopra descritta.