La Forestale scopre le case senza scarichi ai “Prati” di Nago
La presenza accertata di coliformi fecali nelle acque delle due sorgenti che sgorgano ai Prati di Nago, sul Monte Altissimo, la prima detta “Acqua d’Oro” nei pressi della baita degli Alpini e la seconda più a monte, la sorgente di Varno, è oggetto di un’indagine del Corpo Forestale, stazione di Riva del Garda, avviata su disposizione della Procura della Repubblica di Rovereto e coordinata dal procuratore capo Aldo Celentano. L’indagine è partita ancora a fine estate scorsa, quando una segnalazione alla Forestale dava il via all’operazione di verifica e controllo degli scarichi delle acque nere delle 92 “Case da Mont” censite ai “Prati” di Nago. I controlli, rimasti fermi per questi ultimi due mesi a causa dell’emergenza sanitaria, hanno interessato finora una quarantina di case, quelle adibite a soggiorno estivo dei residenti locali, tutte trovate senza impianti di depurazione delle acque nere a norma di Legge. La sanzione comminata ai proprietari, cento euro, non è piaciuta molto ma la Forestale fa il suo mestiere segnalando cosa non va. Poi sarà la Procura di Rovereto, una volta accertati i fatti a decidere cosa si dovrà fare per mettersi in regola. Molto probabilmente il sindaco di Nago Torbole dovrà obbligare i proprietari alla posa di un adeguato impianto di depurazione degli scarichi (vasca o pozzo Imhoff, ad esempio), che andrà regolarmente controllato almeno una volta all’anno.
(La foto pubblicata precedentemente non rientrava tra quelle controllate in quanto era in regola con gli scarichi. Ci scusiamo con l’interessato)