La Coop Alto Garda ricorre contro il reintegro dei dipendenti licenziati

Redazione24/09/20182min
Crisi Coop Alto Garda

«La Provincia ha autorizzato l’opposizione. In base al nuovo rito del lavoro dell’ex ministro Fornero la questione sarà discussa davanti allo stesso Magistrato, il dottor Cuccaro. Non è un appello, caso mai quello sarà successivo». A dichiararlo è stato il commissario di Coop Alto Garda Maurizio Postal che, tramite l’avvocato Filippo Valcanover, ha depositato il ricorso e riaperto il contenzioso con i tre dipendenti licenziati e denunciati per furto nel 2017 e reintegrati alcuni giorni fa. Ai dipendenti che, assieme al giudice del lavoro Michele Cuccaro, avevano contestato il licenziamento e si apprestavano a presentare il conto dei mancati stipendi ricevuti, verranno presentate nuove prove d’accusa. In attesa che la tenzone giudiziaria si chiarisca definitivamente, però, i protagonisti di questa delicata vicenda stanno lavorando e dunque non dipendono più dai tempi canonici della giustizia italiana. La vicenda risale a settembre dello scorso anno quando i tre lavoratori di Coop Alto Garda, cooperativa che conta 17 mila soci, 9 negozi, 180 dipendenti e che è stata commissariata il 9 giugno 2017, erano stati sorpresi, secondo l’accusa, a consumare delle birre senza pagarle dopo l’orario di lavoro. Ricostruzione, questa, contestata con forza dai diretti interessati che hanno sempre negato di aver sottratto merce all’azienda. Per qualcuno, vista la lieve entità del fatto, il pugno di ferro è stato eccessivo ma questo rientra nel nuovo corso di Coop Alto Garda avviato con l’arrivo del commissario Maurizio Postal, che aveva dichiarato a chiare lettere ai dipendenti la linea dura il giorno del suo insediamento. Anche perché, ricordavano i vertici della società alcuni mesi fa, non è ammesso l’uso di alcol sul posto di lavoro e nemmeno è consentito prendere bevande o altro dai prodotti destinati alla vendita e consumarli all’interno del punto vendita.