La Commissione attività economiche concede “ossigeno” alle imprese locali

Riunita in videoconferenza nei giorni scorsi, la Commissione attività economiche di Arco, istituita per far fronte all’emergenza economica venutasi a creare a seguito di quella sanitaria creata dal virus Sars Cov-2, ha deliberato di adottare alcune misure economiche per le imprese, soprattutto quelle turistiche che sono venute a trovarsi appunto in difficoltà. Presente il presidente Giovanni Rullo, il primo cittadino Alessandro Betta, i consiglieri Cattoi, Ioppi, Braus, Todeschi, Remondini, davanti allo schermo c’erano Claudio Miorelli di Confcommercio Alto Garda e Ledro, Benedetti di Garda Trentino, Zampiccoli per la Cassa Rurale Alto Garda, Bertamini per gli Artigiani e Cobbe per Assocentro. Prima misura concordata la riduzione del 50% della Tari, la tassa sui rifiuti per un intervento pari a circa 560.000 euro, l’azzeramento della Cosap (canone dovuto per l’occupazione degli spazi o aree pubbliche) per altri 60.000 euro che assommano in totale a 620.000 euro di riduzione delle imposte sul territorio. Oltre a ciò si metteranno in campo altri interventi come un buono acquisto a favore delle attività commerciali, proposta questa avanzata dal presidente di Confcommercio Alto Garda e Ledro Miorelli. Il sindaco Betta ha detto che l’avanzo di amministrazione deve rimanere, almeno in parte in via cautelativa per tutto ciò che potrà ancora accadere a seguito dell’emergenza creatasi in questi mesi. Sull’Imis (Imposta sui fabbricati), invece, l’assessore Ricci si augura che sia la Provincia ad intervenire in merito, senza dimenticarsi chi è stato maggiormente colpito dalla pandemia in termini economici. La riserva accumulata permette al Comune di sedersi attorno ad un tavolo e ragionare su come utilizzare i fondi a sostegno delle imprese. Il crollo del Pil locale, secondo alcune stime della Banca d’Italia in Trentino avrà una diminuzione pari a circa il 10%, con le maggiori ripercussioni sul territorio del Garda trentino.