La Civica Olivaia di Arco non ci sta: “Fermate il cantiere della piazza di Chiarano”

Claudio Chiarani04/06/20203min
piazzetta Chiarano 1.06.2020

Ad Arco i lavori di riqualificazione della piazza San Marcello di Chiarano attorno alla omonima Chiesa vanno fermati. A sostenerlo con forza il “Comitato Civica Olivaia Etica e Ambiente”, formazione in appoggio alla candidata sindaca Chiara Parisi. Secondo la neonata forza politica nonostante le piccole “concessioni” da parte dell’amministrazione comunale sul progetto chiede che si studino alternative con una variante in corso d’opera.
L’assessore Stefano Miori ha concesso il dimezzamento della rampa d’accesso al vicino condominio “Arco Sole” e un aumento del verde, varianti che il Comitato non accetta proponendo delle alternative. “Semplificare l’articolazione delle superfici esterne – scrive il Comitato – con pavimentazione omogenea nella misura strettamente necessaria all’accesso alla Chiesa per lo svolgimento delle sue funzioni e alla fruizione del verde; spostare gli stalli per le auto al di fuori dell’ambito della chiesa; spostare l’accesso al parcheggio del condominio “Arco Sole” allo scopo di liberare l’area antistante la chiesa dal passaggio delle auto; posizionare il passaggio pedonale per agevolare chi arriva dalla parte storica della frazione. Basterebbe veramente poco – prosegue il comunicato – Con una variante in corso d’opera al comparto, infatti, si rispetterebbero la volontà dei cittadini e il volto della frazione”.
Insomma, la chiesa di Chiarano per recuperare la “dignità perduta” ha bisogno della sua comunità, delle sue idee e non di accettare “imposizioni” da parte di chicchessia, questo è quanto sostiene la Civica Olivaia nella nota che all’inizio critica l’operato della Amministrazione Comunale: “Tra le ombre di questa amministrazione la più scura è quella dell’urbanistica guidata dall’assessore Stefano Miori. Quanto sta accadendo a Chiarano, con l’esecuzione del piano attuativo n°22 e in particolare del “Comparto C verde pubblico – Chiesa di Chiarano” è l’esempio perfetto delle gravi mancanze di azione da parte di questo assessorato che dimentica la tutela del paesaggio, dell’ambiente, dell’identità collettiva e la partecipazione dei cittadini, partecipazione prevista esplicitamente dalla Legge per il governo del territorio (L.P. n° 15/2015)”.

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