Itea, maggiori controlli e sanzioni. Arriva la tessera a punti delle infrazioni
Punta ad assicurare un ambiente di vita sereno e sicuro all’interno degli edifici di edilizia abitativa pubblica, il conchiuso approvato dalla Giunta provinciale. Obiettivo è quello di assicurare il rispetto delle regole del “vivere civile” negli edifici Itea, ovvero di garantire sicurezza e decoro. In quest’ottica l’esecutivo provinciale ha espresso l’orientamento che, nei casi di violazione grave, in particolare connessi a condotte penalmente rilevanti, il sistema sanzionatorio possa essere inasprito.
A tal proposito la Giunta provinciale ha promosso un’indagine conoscitiva per approfondire l’efficacia degli strumenti sanzionatori previsti dalla normativa vigente, fissata dalla legge provinciale 15/2005 e dal relativo regolamento di Itea sui diritti e gli obblighi dei conduttori.
Rispetto alla revoca prevista nel caso di “utilizzo improprio o illecito dell’alloggio”, il regolamento non disciplina i casi. Inoltre, anche in base a quanto riferito da Itea, le violazioni e le condotte delittuose sono talvolta messe in atto da soggetti ospitati negli alloggi: la possibilità di ospitare soggetti estranei al nucleo familiare, senza alcuna autorizzazione, per un periodo fino a tre mesi, rende difficoltoso il controllo da parte di Itea dei soggetti che effettivamente occupano gli alloggi.
La Giunta intende modificare la legge provinciale 15/2005 e il relativo regolamento introducendo, in relazione alla gravità della violazione, specifiche sanzioni amministrative pecuniarie o, in alternativa, una sorta di “carta dell’assegnatario” che funzioni come la patente di guida a punti, già sperimentata in alcune realtà regionali. Altre azioni saranno quelle di definire, nel regolamento di esecuzione, i casi relativi all’utilizzo dell’alloggio per scopi impropri o illeciti con una dettagliata disciplina, nonché di recepire quanto previsto dall’articolo 3 della lp 15/2005, che dispone la decadenza dell’assegnazione dell’alloggio per gli assegnatari autori di delitti di particolare gravità a danno dei familiari e regolare il subentro nell’alloggio dei familiari vittime dei reati. Inoltre si intende regolare i casi di ospitalità di soggetti componenti il nucleo familiare che siano sottoposti ad arresti domiciliari o che sono tenuti al rispetto dell’obbligo di dimora, nonché di escludere la possibilità di ospitare soggetti estranei al nucleo familiare, qualora sottoposti ad arresti domiciliari o all’obbligo di dimora, infine si intende ridurre il periodo di tempo nel quale gli assegnatari degli alloggi possano ospitare soggetti estranei.