InVirtus: il basket ad Arco diventa inclusivo
Il progetto InVirtus è partito in ottobre e in poche settimane è arrivato a coinvolgere 14 ragazze e ragazzi con disabilità in prevalenza di tipo cognitivo dai 16 anni in su.
Si tratta di un corso di pallacanestro di un’ora e mezzo alla settimana, il mercoledì sera nella palestra del Centro di formazione professionale Enaip ad Arco. A idearlo e realizzarlo è stata l’AD Virtus Basket Altogarda, la società sportiva che nel 2011 ha unito la Virtus Riva e Arcobasket, nelle persone del presidente Michele Kumar, di Massimo Macella (aiuto allenatore under 13), Matteo Sacchetti (preparatore atletico), Piera Masala e Daniele Tommasini (nel ruolo di vice allenatore), cui si è di recente aggiunto anche un gruppo di volontari: Alberta, Alessia, Laura, Francesca, Jessica, Luigi, Manuel, Roberto, Matteo, Sergio e Jacopo. A sostenerlo sono le associazioni Prisma e Eliodoro, con il contributo dei Comuni di Arco e di Riva del Garda.
«L’idea ci è venuta assistendo a una dimostrazione di una squadra di Montecchio Maggiore – ha spiegato Massimo Macella – che da qualche anno fa una sorta di tour sul Garda con un progetto dedicato alla promozione del basket in carrozzina. Ci siamo riproposti di avviare anche noi, come Virtus, un progetto per ragazzi con disabilità motoria, ma ci siamo resi conto delle enormi difficoltà, anche normative. Allora abbiamo pensato ai ragazzi con disabilità intellettiva: l’anno scorso si allenava insieme a un gruppo di principianti un ragazzo autistico e abbiamo capito che gli ostacoli erano più nella nostra testa. Abbiamo così messo in campo le nostre conoscenze e a ottobre 2023 siamo partiti col progetto, che sta avendo un crescendo molto interessante. L’obiettivo è rendere i ragazzi il più possibile autonomi in campo, insegnando loro non solo le basi dello sport ma soprattutto a fare più cose in stretta relazione con la squadra e gli avversari, che per loro è la cosa più difficile, essendo abituati a fare cose molto selettive. Il tutto trascorrendo del bel tempo in compagnia e in serenità».
«Si tratta di una bella novità – dice il sindaco Betta – che testimonia, ancora una volta, come la nostra comunità sia unita, vivace, consapevole e solidale. E ci tenevamo a esprimere il nostro apprezzamento e a fare i più sentiti complimenti alla Virtus, ai volontari e a tutti i soggetti che sostengono questo nuovo progetto di inclusione».