Incubo rifiuti abbandonati a Torbole: le proteste inascoltate dei residenti
Non manca molto all’avvio della nuova stagione turistica nell’Alto Garda Trentino. Le vacanze pasquali, soprattutto per gli stranieri, sono già iniziate e i campeggi, le case vacanze e gli appartamenti turistici, come le vie del centro, si stanno rianimando.
Ma… c’è sempre da aspettarsi un “ma”, anche nelle storie più belle. A Torbole, qualche residente ha ricominciato ad avere incubi notturni, memore di quanto successo la scorsa stagione. In via Strada Granda e Strada Piccola, infatti, l’anno scorso, le “campane” e i bidoni deputati alla raccolta dei rifiuti domestici assomigliavano a piccole discariche abusive, vista la quantità di sacchetti abbandonati all’esterno (come si può ben vedere dalle foto). Immagini che riportavano alla memoria situazioni ben più problematiche di altre zone d’Italia e fotografate per inviarle all’amministrazione comunale e agli uffici competenti della Comunità di Valle, che gestisce l’intero sistema di raccolta dei rifiuti urbani. Senza però ottenere mai una risposta efficace. E per non rivivere le medesime situazioni sgradevoli – come la presenza di ratti e altri “ospiti” fra i sacchetti abbandonati – i residenti si sono rivolti a “La Busa” per segnalare la problematica e mettere le mani avanti: “Lo facciamo perché sono passati mesi senza vedere modifiche, siamo stufi di non essere ascoltati, visto anche quanto paghiamo di tasse per i rifiuti, e soprattutto per non rivivere la stessa storia dell’anno scorso”.
Fitta era stata la corrispondenza fra residenti e Comunità di valle, con tanto di foto esplicative allegate. I residenti descrivevano la situazione così: “I bidoni collocati all’incrocio tra Strada Piccola e Strada Granda sono spesso stracolmi di rifiuti – scrivevano – e l’estate è un delirio di sudiciume e immondizie, e odori vista l’enorme affluenza di turisti, verso i quali facciamo anche brutta figura”.
I residenti avevano chiesto interventi anche in Comune, senza però ottenere risposta. Avevano anche proposto di aumentare il numero di “bidoni”, indicando anche la zona tennis e in fondo a via Strada Grande come possibili isole ecologiche temporanee, da marzo a ottobre. “Ma la situazione non si è modificata – racconta ancora un residente – adesso siamo però stufi. E vogliamo che la gestione dei rifiuti, soprattutto per i turisti, venga presa in considerazione seriamente”. Pensando soprattutto ai riflessi negativi che potrebbe avere all’immagine del nostro territorio, descritto da decenni in tutte le pubblicità come un paradiso terrestre. E, come dice un vecchio adagio, “Prevenire è meglio di curare” e sarà bene muoversi in maniera definitiva.