Inchiesta “Romeo”: revocato l’obbligo di dimora per il sindaco di Riva Cristina Santi

Importante sviluppo nell’inchiesta “Romeo”, condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Trento. Il Giudice per le Indagini Preliminari, dottor Enrico Borrelli, su richiesta della Procura della Repubblica di Trento, ha revocato la misura cautelare dell’obbligo di dimora nei confronti del sindaco di Riva del Garda, Cristina Santi. La decisione segna una svolta significativa nel procedimento giudiziario che vede coinvolta la prima cittadina.
La comunicazione è arrivata nella mattinata di mercoledì 26 marzo ai legali di Santi, gli avvocati Nicola Zilio e Ilaria Torboli, che hanno espresso soddisfazione per il provvedimento: “La nostra cliente, da sempre dichiaratasi estranea alle gravi accuse a Lei sollevate, confida che questo sia un primo passo per giungere a un definitivo accertamento della sua innocenza”.
Con la revoca della misura cautelare, il sindaco di Riva del Garda Santi potrà ora riprendere la sua attività senza restrizioni territoriali, mentre le indagini proseguono per chiarire ogni aspetto della vicenda. Gli sviluppi futuri dell’inchiesta restano sotto stretta osservazione, con l’attesa di ulteriori decisioni da parte della magistratura.
L’inchiesta “Romeo” ha scosso la politica trentina con un’ampia indagine su presunte irregolarità amministrative e rapporti opachi tra politica e affari. Il sindaco Cristina Santi era stata sottoposta alla misura dell’obbligo di dimora nei mesi scorsi, in un quadro investigativo che ha coinvolto altri nomi noti come Paolo Signoretti e Vittorio Fravezzi.
L’imprenditore arcense è stato arrestato e subito posto agli arresti domiciliari il 3 dicembre 2024. Successivamente, il 4 febbraio 2025, il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) Enrico Borrelli, su richiesta della Procura, ha sostituito la misura cautelare con l’obbligo di dimora nel comune di Arco. L’11 marzo, il Tribunale del Riesame di Trento ha accolto l’appello della difesa, revocando l’obbligo di dimora e restituendo a Signoretti la piena libertà di movimento.
Obbligo di dimora ancora in essere invece per l’ex senatore ed ex sindaco di Dro. Fravezzi è stato arrestato il 3 dicembre 2024 e posto agli arresti domiciliari. Il 4 febbraio 2025, il GIP Borrelli ha sostituito la misura con l’obbligo di dimora nel comune di Dro. Al momento, non risultano ulteriori modifiche alle sue misure cautelari, mentre resta in attesa dell’avviso di chiusura delle indagini.
L’inchiesta della DDA di Trento
L’indagine “Romeo” ha coinvolto complessivamente 77 persone, tra cui politici, imprenditori e professionisti. Secondo l’accusa, a capo del presunto sodalizio ci sarebbe stato il magnate austriaco René Benko. Il Tribunale del Riesame ha evidenziato l’esistenza di un “sistema corruttivo stabile” e l’utilizzo di “metodi tipicamente mafiosi” da parte di alcuni indagati.
Gli sviluppi recenti dell’inchiesta “Romeo” segnano un’evoluzione significativa per alcuni degli indagati principali. La revoca delle misure cautelari per Signoretti e Santi potrebbe indicare un cambiamento nella valutazione delle esigenze cautelari da parte dell’autorità giudiziaria. Resta da vedere come procederanno le indagini e quali ulteriori sviluppi emergeranno nel prossimo futuro.