Ha il sapore del Garda la medaglia d’oro di Ruggero Tita con la vela “Nacra”
“Sentire risuonare l’inno di Mameli sul podio olimpico è sempre una grande emozione, ma quando l’atleta è trentino la gioia diventa incontenibile”.
Ha commentato così il presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder il podio d’oro di Ruggero Tita nella vela, sedicesima medaglia italiana in questa specialità nella storia delle Olimpiadi, che interrompe il digiuno durato 13 anni.
Nato a Rovereto il 20 marzo 1992, il timoniere Ruggero Tita abita a Torbole ed è laureato in Ingegneria Informatica. Enfant prodige della vela, ha iniziato a otto anni con le prime regate e quando ne aveva 13 ha conquistato il titolo di campione italiano nella classe Optimist.
Il neocampione olimpico è molto legato all’Alto Garda in quanto riveste il ruolo di Direttore sportivo del Circolo Vela Arco. Le acque del Garda lo hanno visto allenarsi ed affinare la sua tecnica, fino a raggiungere l’importante traguardo.
“Si tratta di un risultato fantastico per tutto il mondo della vela – ci dice a caldo in presidente del Circolo Vela Arco Carlo Pompili – Ruggero lo conosciamo tutti bene in quanto fa parte del direttivo del nostro sodalizio. Siamo tutti a Trento nella sede del CONI, dove abbiamo seguito in diretta la gara ed ora striamo festeggiando la sua vittoria. Un grande orgoglio per il Trentino, a dimostrazione che gli uomini di montagna sanno conquistare anche il mare”.
“La straordinaria impresa di Tita, che ha portato la prima medaglia olimpica in Trentino, ci riempie di orgoglio ed è la dimostrazione che quando si ha passione e si da il massimo i risultati arrivano” ha aggiunto il Presidente della Provincia. Il trionfo dell’atleta di casa nostra in coppia con la romana Banti è il raggiungimento di un obiettivo cercato con il lavoro, l’impegno e la determinazione: il giovane equipaggio ha già all’attivo un bronzo ed un oro ai campionati Mondiali, 2 titoli Europei consecutivi, 2 ori, 1 argento e 1 bronzo in Coppa del Mondo e al momento occupa il primo posto nel Ranking Mondiale.
“Lo sportivo delle Fiamme gialle, laureato in ingegneria informatica all’Università di Trento è un esempio di come il lavoro, l’impegno e la determinazione siano alleati preziosi nella crescita dei nostri giovani, non solo a livello sportivo, ma anche nella vita”, ha concluso Kaswalder.
“E’ un risultato straordinario – commentano il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti e l’assessore allo sport Roberto Failoni. È una grande soddisfazione per tutto il Trentino e per il nostro movimento sportivo che nel 2026 vivrà il grande appuntamento delle Olimpiadi invernali. Aspettiamo Tita a Trento, insieme agli altri grandi atleti trentini per celebrare degnamente questo storico risultato”.