In Municipio ad Arco tre dipendenti positivi
Nel Municipio di Arco sono tre i casi di Covid-19 accertati dal tampone positivo all’interno della struttura, confermati dall’amministrazione comunale. Mercoledì 28 ottobre è stata indetta una riunione d’urgenza proprio in Municipio dove, alla presenza del sindaco Alessandro Betta e del vicesindaco Roberto Zampiccoli, si è discusso riguardo a questa vicenda ed alla situazione generale dell’emergenza, puntualizzando sulla sicurezza necessaria in questo periodo. A detta del sindaco, il focolaio, sviluppatosi venerdì scorso e presumibilmente all’esterno del Comune, è stato immediatamente contenuto con l’esecuzione di tamponi ad ogni dipendente della struttura pubblica, tra i quali alcuni in maniera completamente volontaria, sebbene si ipotizzino quattro o cinque casi in totale, i quali però rimangono costantemente monitorati. Il primo cittadino ha inoltre dichiarato di non essere mai stato a contatto recente con le persone risultate positive ma solo telefonicamente. Al primo cittadino il tampone è risultato negativo, mentre ai dipendenti correlati ai tre positivi è stato imposto l’isolamento forzato. Per quanto riguarda la situazione dei contagi in tutta la città di Arco, i numeri rimangono pochi e stabili, certamente inferiori a quelli della scorsa primavera causati dagli innumerevoli contagi all’interno delle RSA e delle case di cura private, per via dei quali Arco era diventato il secondo centro abitato più colpito del Trentino. Attualmente i positivi sono 21, su una popolazione di 17.914 abitanti; 420 positivi totali dall’inizio della pandemia, tra cui 365 guariti e 34 decessi. Pochi giorni fa, è stata messa in quarantena un’intera classe della scuola primaria di Bolognano a causa di un bambino risultato positivo al tampone, mentre non sono stati riscontrati ulteriori casi nelle altre classi facenti parte dell’istituto comprensivo di Arco, che include le scuole primarie «Segantini» di via Nas, Massone, Romarzollo e le medie di Prabi.
(Alternanza Scuola Lavoro Liceo “Maffei” – Alessandro Licitra)