A spasso per Tenno per ritrovare le radici della famiglia Zucchelli
“Il mio cognome è Zucchelli. Cerco la mia famiglia italiana”. “Conoscevi Fortunato Stoppini? Le sue sorelle? I loro figli? Fammi sapere, per favore”. Quando si parla del potere delle parole. Sbertucciando gli adoratori dell’Intelligenza Artificiale e dei social network. Quelle poche righe, vergate su una t-shirt bianca, hanno permesso di scrivere una autentica pagina di storia di Tenno. Domenica 8 settembre si è celebrato un momento “storico”, una storia con un “happy ending” da lacrime.
Ecco il racconto, tratto dal sito ufficiale del Comune di Tenno.
Il sogno americano
“Guido Zucchelli emigrò negli Stati Uniti nel lontano 1921 – raccontano – All’epoca, la sua sorella più giovane aveva solo un anno, ma non l’aveva dimenticata e quando gli era stato possibile aveva cercato di mantenere i contatti. Quando lui è mancato, la relazione con la famiglia di origine si è andata via via affievolendo e infine si è interrotta”.
Le radici tennesi e lo stratagemma
“Ma i nipoti di Guido erano dispiaciuti di aver perso questo legame e si sono messi di impegno per recuperarlo – illustrano ancora dal Comune di Tenno -. Data la difficoltà, linguistica e pratica, di risolvere la questione, hanno pensato bene di venire di persona, ideando uno stratagemma ingegnoso: avrebbero percorso le vie di Pranzo con una T-shirt personalizzata da un messaggio che chiedeva aiuto per identificare i cugini italiani.
La mediazione di padre Giancarlo
“L’epilogo è risultato assai più semplice: grazie alla mediazione del parroco, padre Giancarlo Girardi, a cui gli interessati avevano scritto, gli esponenti della famiglia Stoppini, figli di Fortunata Stoppini (nata Zucchelli) sono stati prontamente avvisati e la maglietta è stata solo un mezzo per far nascere tanti sorrisi e buonumore”.
La grande festa
“Domenica 8 settembre, la famiglia, sia la parte italiana sia quella americana, si è riunita in occasione della Santa Messa domenicale nella Chiesa di Pranzo, officiata da padre Giancarlo e partecipata dal Comune di Tenno e tutta la Comunità ha potuto apprendere di questa storia a lieto fine”.