In arrivo un’altra stangata per la raccolta dei rifiuti

Claudio Chiarani06/02/20223min
20210217_DSC9063 CASSONETTI AREA ECOLOGICA RIFIUTI

 

Se la Provincia di Trento non metterà mano alle tariffe relative alla raccolta dei rifiuti i cittadini saranno chiamati all’ennesimo “salasso” tributario: l’aumento del costo di smaltimento dei rifiuti urbani, dopo due anni di calmieramento per via della pandemia, peserà tanto nelle tasche dei contribuenti. In estrema sintesi un 15% in più di quanto i residenti nel Garda trentino stanno pagando oggi. L’aumento, è noto, è stato deciso dalla provincia di Trento a fine 2021 ed ha già sollevato un polverone da parte del Consiglio delle Autonomie Locali, svoltosi qualche giorno fa a Trento, e della Comunità Alto Garda e Ledro che ha depositato una lettera di protesta.
Per la nostra zona si è calcolato un aumento totale di circa 600 mila Euro all’anno.
La tariffa per il conferimento dei rifiuti in discarica è passato dai 165 Euro/tonnellata a 225, un conto presto fatto che registra un 40% in più.
Scelta operata e motivata dal fatto che le discariche non si trovano, che i rifiuti sono conferiti fuori dalla nostra Provincia e non ci sono impianti per il loro trattamento.
Poi c’è la raccolta differenziata, argomento delicato questo visto come i cittadini conferiscono i loro rifiuti molto disordinatamente. L’Alto Garda arriva a poco meno del 67%, un buon dato verrebbe da dire, ma è solo il 10% in meno della media provinciale, dunque scarso. Forse non lo si sa, ma il costo di separazione dei riciclabili non separati viene caricato in bolletta e pagato da tutti.
Il sistema “Porta a porta” dovrebbe risolvere il problema, con la raccolta che è di fatto iniziata il primo gennaio scorso e deve avere il tempo di “rodaggio” necessario per poter arrivare a pieno regime. Dunque, c’è ancora molto da fare anche sul “fronte” delle tariffe: per il 2022 nel Garda trentino, con gli aumenti decisi dalla Provincia, si passerà dagli 8 milioni e 644 mila Euro a ben 9 milioni e 244 mila. Numeri che cambiano da Comune a Comune, comunque con Riva che ha speso 3,4 milioni di euro nel 2021 e si vedrà profilare un aumento pari all’8,5% (senza calcolare la riduzione apportata per il Covid l’aumento sarà dal doppio, ossia 15,3%). Seguono gli altri Comuni con aumenti più consistenti per i piccoli Comuni come Tenno ((+ 18,8%), Ledro (+ 45%) mentre Arco che ne ha spesi 2,4 si vedrà applicare un aumento che porterà il tutto al + 8,6%. Riduzioni, invece, per Nago Torbole (- 4%) e Drena (-1,5%).


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