Il Trentino è al vertice dello sviluppo economico e sociale dell’Italia

Redazione19/02/20203min
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Il Trentino è tra le cinque regioni al vertice in Italia per performance economiche e sociali. Assieme ad Alto Adige, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia, la nostra provincia è parte del “Pentagono dello sviluppo”, vero cuore dell’economia italiana. Non solo. Il raggruppamento territoriale evidenzia indicatori socio-economici che reggono il confronto con le più dinamiche regioni del centro Europa. A sancirlo è il rapporto della Fondazione Nord Est 2019, presentato a Trento presso la facoltà di Sociologia.
Lo studio della Fondazione Nord Est è stato presentato da Silvia Oliva, ricercatrice della fondazione, con gli interventi successivi di due docenti: Elena Cefis (Politica economica, Università di Bergamo) e Gianfranco Cerea (Scienza delle finanze, Università di Trento). Molte le questione affrontate e, tra queste, ricordiamo, l’innovazione e l’internazionalizzazione, il mondo del lavoro, il welfare aziendale, i sistemi della formazione, le tecnologie digitali, il cambiamento climatico, l’autonomia territoriale, la rivoluzione digitale, la blockchain, gli investimenti esteri, l’open innovation, le economie urbane, la sostenibilità e l’economia circolare, il trasferimento tecnologico, il turismo e la cultura.
Il pentagono delle Regioni dl Nord Est si è dimostrato – come hanno sottolineato i relatori – un sistema territoriale in grado di emergere. A partire dalla crisi globale del 2007, il gruppo delle cinque Regioni ha evidenziato, rispetto all’Italia dinamiche positive, “segnando un divario crescente con il resto d’Italia”. Veneto, Friuli- Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige, insieme a Emilia-Romagna e Lombardia presentano un reddito pro-capite superiore e tassi di disoccupazione inferiori a quelli delle altre regioni; un minor numero di giovani che non sono né occupati né in formazione scolastica o universitaria; un forte orientamento all’export, che contribuisce in larga parte all’espansione commerciale nazionale; risultati positivi in campo amministrativo-ambientale (raccolta differenziata) e tecnologico (numero di brevetti).
I pilastri dello sviluppo economico futuro, anche per quanto riguarda il Trentino, si concentrano sulla capacità di riallocare una parte delle risorse pubbliche dalla spesa corrente agli investimenti, investendo su una forte semplificazione burocratica e amministrativa per attirare investimenti sia da imprese italiane che straniere. Una leva di sviluppo, su cui il Trentino ha già puntato, riguarda la fiscalità agevolata per gli investimenti sul modello di Industria 4.0, anche detassando gli utili reinvestiti in impresa o per dar vita a nuove imprese. Un ruolo centrale avranno formazione e istruzione, ricerca e innovazione, tutela dell’ambiente, economia circolare, energie rinnovabili, trasporti sostenibili, difesa dal cambiamento climatico. Oltre allo sviluppo delle infrastrutture di trasporto e vie di comunicazione, andranno sostenute le partnership pubblico-private soprattuto nel settore della Green economy: una soluzione, valida anche in Trentino, per attirare sul territorio investimenti produttivi rilevanti e capitale umano qualificato.

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