Il Tour de Pance torna sulla Ponale, sui pedali si vede la differenza
Di certo non era il pavè della Roubaix e, a dire il vero, neanche i protagonisti erano lontanamente somiglianti ai fenomeni che corrono in terra di Francia, ma la quinta tappa del Tour de Pance svoltasi il 6 luglio a Riva del Garda con partenza dalla prima galleria della Ponale per arrivare alla chiesetta di Pregasina, di polvere ne ha fatta mangiare assai agli impavidi picchiatelli in maglia da carcerati. Soprattutto a quelli nelle retrovie che già arrancavano fin dalle prime pedalate, con arrivi fuori soglia imbarazzanti.
Dopo due lunghi anni di assenza la goliardica gara a tappe è ritornata sul tanto caro percorso della Ponale, stavolta non in maschera con costumi sgargianti di luci ma come una vera corsa. Visto quello che li aspettava, alcuni dei meno dotati sui pedali hanno forzato di nascosto la griglia di partenza tentando una ridicola fuga, peraltro durata solo un paio di curve. Poi è stata solo polvere, quella rilasciata senza pietà dai sorpassi rabbiosi ad opera dei big passati avanti a doppia velocità.
La prova è stata ad appannaggio del solito cannibale “Walter l’Ombroso” Azzolini, un altra dimostrazione di forza la sua che però, anche stavolta, non è bastata a strappare la maglia gialla di leader della classifica generale al “Tribula” Galas che si è difeso egregiamente. Il campione continua così il suo sogno di portare ai “crampi elisi” la sua maglia, ma molti ora vorranno entrare nel suo mondo fatato e dovrà guardarsi sempre alle spalle.
Fra due settimane le biciclette lasceranno lo spazio al gioco delle bocce, una prova che quest’anno non si svolgerà su campo regolamentare ma sull’erba. Sarà lì che quelli meno abili sui pedali potranno vendicarsi di tutta la polvere mangiata…