Il sindaco di Limone sulla rottura della rete sulla ciclabile del Garda: “Vandalismo, non frana”

È estremamente arrabbiato il sindaco di Limone Franceschino Risatti, dopo aver visto sui giornali le immagini di una porzione della rete di protezione della pista ciclabile del Garda totalmente sfondata, sul tratto a ridosso del confine con il Trentino. Ritiene, infatti, che il danno non è stato causato da una frana, come si supponeva, bensì potrebbe essere l’opera di qualcuno. Secondo il Sindaco è improbabile che le cause siano naturali in quanto, essendo la rete strappata verso l’interno, un masso che cade dalla montagna avrebbe rivolto la protezione verso l’esterno e non viceversa. Inoltre sul calpestio non sono stati trovati segni evidenti che, in caso di una frana tale da poter lasciare un buco così grande, avrebbero dovuto essere stati lasciati, né si è trovato, durante il sopralluogo avvenuto venerdì, il punto di distacco della roccia. Egli sospetta che il possibile atto vandalico sia stato compiuto da una persona (o più) che era contro la suddetta pista ciclabile, ed è qui che punta il dito contro i trentini, giudicandoli invidiosi di un così ambizioso e stupendo progetto.
Infine conclude dicendo che affiderà il compito di ricercare la verità alla Magistratura.
Sulla questione ha voluto dare la sua opinione al giornale l’Adige il sindaco di Riva Adalberto Mosaner, che però si limita a non entrare troppo nel merito, in quanto il primo cittadino rivano giudica che la situazione sia solo una banale polemica. Ritiene infatti che se Risatti è davvero convinto di ciò che pensa debba dedicarsi attivamente alla risoluzione del caso, segnalando la cosa a chi di competenza e che dovrà dimostrare che non solo le cause della rottura non sono state naturali, ma anche che il colpevole ha qualcosa a che fare con l’Alto Garda.
Infine risponde alle accuse dicendo che Riva del Garda non ha nulla da invidiare alla ciclabile bresciana a sbalzo sul lago, in quanto ne ha già una da 15 anni, quella che collega Riva con Torbole.