Il Piano della mobilità di Arco approvato in Consiglio

Claudio Chiarani08/12/20233min
CICLABILI STRADE PUMS ARCO (3) w



 

Ogni cambiamento è una “rivoluzione”, quasi sempre accompagnata da qualche testa che cade.
Piaccia o non piaccia, dunque, il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, in acronimo Pums, è stato approvato dal Consiglio Comunale con dodici voti a favore, la maggioranza, tre astensioni e tre contrari. Un solo consigliere, l’ex vicesindaco Stefano Bresciani non ha votato in quanto ha abbandonato l’aula. Contrari all’adozione Oscar Pallaoro, Stefano Tamburini e Ferruccio Morandi, astenute Chiara Parisi, Arianna Fiorio e astenuto Ugo Perini.

Detto del non voto dell’ex numero due di palazzo Stefano Bresciani, il quale ha avuto un momento di contrasto col presidente del Consiglio Flavio Tamburini per come, a suo dire, sono stati trattati gli ordini del giorno presentati dalle due consigliere appena citate, ossia Fiorio e Parisi, (sette respinti e due approvati),

Il Pums è arrivato al nastro di partenza dopo due anni in cui l’Amministrazione è stata molto impegnata. Il perché è presto detto: nonostante l’adozione del Pums sia, di fatto, obbligatoria per i comuni con oltre centomila abitanti, Arco ha voluto egualmente avviare a suo tempo in questa direzione un percorso partecipativo. Un percorso che, tuttavia, ora dovrà fare i conti col tempo. Tradotto: per questa amministrazione sarà difficile riuscire a “tradurre” il dire al fare. Ovvero, forse, i piccoli interventi sì ma i grandi dovranno essere oggetto del lavoro della futura amministrazione della città delle palme. Lo ha spiegato Francesco Seneci dello Studio Netmobility, il quale ha illustrato il percorso avviato nel settembre del 2022, al quale sono seguiti diversi momenti partecipativi prima di arrivare all’approvazione in Consiglio.
Traffico moderato, riduzione della velocità sulle vie Degasperi, Monache, Mantova, Santoni, Cinta (qui sarà adottato il senso unico direzione sud-nord), Capitelli e Fosse il primo obiettivo per arrivare a quella “cultura” stradale fatta di velocità bassa sulle vie centrali della città, ma anche togliendo posti auto nel centro storico spostandoli nell’immediata periferia, a Caneve ad esempio. Insomma, una vera “rivoluzione” si diceva, che porterà qualche scontento e altri contenti, come l’inversione di marcia su via Frumento per arrivare all’ospedale, la rotatoria di via Venezia, il miglioramento su via Degasperi e via Frumento e l’ampliamento della zona a traffico limitato su via della Cinta. Inoltre, sarà realizzato il parcheggio sugli ex campi da tennis e il doppio senso di marcia su via S. Caterina. Decisioni, queste, che unitamente ad altre non hanno soddisfatto i tre voti contrari, nello specifico il fatto di fare un parcheggio sull’area ex tennis che cozza con l’idea di portare il traffico fuori città, mentre per Stefano Bresciani questo Pums non propone nulla di nuovo.

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