Il Natale 2020 del Comune di Arco: biglietto d’auguri, calendario e… social
Il Comune di Arco ha dato fondo alla creatività per realizzare un cartellone di eventi natalizi compatibile con le restrizioni imposte della pandemia.
«Pensando alla gente costretta in casa -ha detto l’assessore Guido Trebo- abbiamo deciso di utilizzare la nostra pagina Facebook per proporre delle specialissime attività, ogni due giorni, come giochi e brani musicali, menù di Natale ed eventi di intrattenimento di vario tipo. Poi, considerando che quest’anno non sarà possibile andare in piazza a festeggiare, abbiamo pensato di portare la piazza nelle case dei nostri concittadini, realizzando un biglietto di auguri pop-up che la riproduce e che spediremo a tutte le famiglie.
Infine ecco il tradizionale calendario del Comune di Arco. Quest’anno la tiratura sarà di ottomila copie, per poterlo spedire a ogni famiglia. Proporrà dodici foto del nostro territorio affiancate a una poesia di Giacomo Floriani e a una ricetta tradizionale. Infine, un’idea che definirei frizzante: una trasmissione tv realizzata con Trentino TV, le cui riprese sono state girate proprio oggi».
«Un obiettivo che ci siamo posti è estendere il Natale anche fuori dal centro, nelle frazioni -ha detto l’assessore Gabriele Andreasi- e abbiamo potuto farlo grazie ad Assocentro, che si è spesa in questo, portando luminarie e scenografie per la prima volta anche a Varignano, a Vignole e San Giorgio e a La Grotta. Si tratta di una iniziativa difficile da realizzare, non solo per il costo impegnativo, sicché abbiamo iniziato con queste quattro ma programmando un progressivo allargamento, nel giro di qualche anno, a tutte le frazioni».
Giancarla Tognoni, funzionaria dell’Ufficio Cultura, ha spiegato come il calendario del Comune di Arco sia una iniziativa esistente da molti anni e di grande successo, che ha cambiato più volte veste e tema: «In tutto questo tempo ha distillato ciò che rappresenta, cioè l’amore per il territorio e per la città di Arco. Quest’anno abbiamo optato per la fotografia di paesaggio, ma la seconda voce della composizione è la poesia di Giacomo Floriani, il cantore della Busa, che ha amato come pochi l’Alto Garda. Poesie dialettali volutamente non tradotte, per invogliare chi non lo conosce ad avvicinarsi alla nostra lingua locale. A questo riguardo voglio ringraziare Luisa Maroni Brusa, erede di Floriani, che ci ha concesso l’utilizzo del materiale, e Alessandro Parisi dell’associazione “Giacomo Floriani”, che ci ha passato le trascrizioni. Non abbiamo però potuto rinunciare alle ricette, che sono una tradizione molto apprezzata».