Il maltempo rallenta il restauro del cancello Chincarini alla Pavese di Torbole

Nicola Filippi22/05/20243min
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“L’8 Aprile sono iniziati i lavori di montaggio dei ponteggi per la ristrutturazione del maestoso cancello. Dopo la messa in sicurezza con i “camicioni” – i cosiddetti teli anti-infortunistici – non si è più mosso nulla. Si dice che il lavoro, tempo permettendo, durerà un paio di mesi. Di questo passo però si finirà in piena estate”. Così scriveva il 29 aprile, sul proprio profilo social, Aldo Tajom Tavernini, memoria storica del paese e punzecchiatore delle amministrazioni comunali. Effettivamente, passando accanto al grande telo bianco davanti all’imponente cancello sembra tutto fermo. In realtà, sull’impalcatura, lavora – tempo permettendo – una restauratrice. Lo conferma anche il sindaco di Nago-Torbole, Gianni Morandi. “Il cantiere sembra fermo – spiega – ma in realtà non si sono mai fermati. Purtroppo le piogge continuano a far interrompere i lavori. La restauratrice sta lavorando ogni giorno, con una sorta di spazzolino per ripulire il ferro, ed è un lavoro minuzioso e delicato. Purtroppo le piogge complicano il lavoro di restauro”. Non si esprime sul termine dei lavori, ma il sindaco Morandi assicura che si sta facendo tutto il possibile per concluderli quanto prima. D’altronde è un progetto di restauro che preme all’amministrazione comunale: “Era l’ingresso del parco Pavese quando c’era il Grand Hotel Torbole, è una testimonianza della storia del paese che ci siamo impegnati a recuperare alla sua bellezza – spiega ancora il sindaco Morandi – diventerà il portale d’ingresso principale al viale che conduce al lago e all’ingresso del nuovo municipio”.
Il maestoso cancello, in stile Liberty, si apre sulla passeggiata che conduce all’interno del parco dell’ex Colonia Pavese di Torbole. L’opera venne effettuata “dal grande ferèr (fabbro) torbolano, Ferruccio Chincarini, più artista che artigiano – racconta Aldo Tajom Tavernini nel suo libro “Amo Torbole” – che forgiò pezzo a pezzo senza neppure una saldatura. Abilità e tecnica sopraffina che furono riconosciute anche dal celebre architetto Maroni, che si avvalse della bravura di Chincarini per molte sue opere, addirittura per alcuni lavori al Vittoriale”. “Un capolavoro di maestria artigiana”, usando le parole di Tavernini, che tornerà agli antichi splendori. Sul quando però, resta ancora il punto di domanda.

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