Il contributo del Trentino alla ricerca sui cambiamenti climatici

Redazione19/04/20223min
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Il riscaldamento globale sta mostrando conseguenze sempre più severe anche su scala locale, tanto che quella attuale è riconosciuta come una situazione di crisi o di emergenza climatica. I rapporti dell’IPCC (Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici) pubblicati negli ultimi mesi, ribadiscono che la gravità della situazione e che l’azione per il clima è quantomai urgente, sia in termini di mitigazione (ossia di riduzione delle emissioni di gas climalteranti) che di adattamento (cioè di riduzione della vulnerabilità e miglioramento della resilienza ai cambiamenti climatici dei sistemi naturali e socio-economici e delle comunità umane), per affrontare gli impatti ormai inevitabili.
Anche in Trentino gli impatti dei cambiamenti climatici sono evidenti da tempo – si pensi alla situazione dei nostri ghiacciai – sugli ecosistemi naturali, sul sistema produttivo, in particolare nei settori dell’agricoltura, della produzione energetica e del turismo. Questo e tanto altro, è emerso nel corso del workshop “Cambiamenti climatici: il contributo della ricerca in Trentino”, organizzato dall’Appa (Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente) che ha visto i principali soggetti scientifici operativi in Trentino sulle tematiche legate al clima (Fondazione Mach, Fondazione Kessler, Muse, H.I.T. e Università degli studi di Trento) presentare le proprie attività di ricerca ad un folto pubblico di colleghi e dipendenti delle strutture provinciali interessate.

Per affrontare la sfida posta dai cambiamenti climatici, la Giunta provinciale ha approvato l’anno scorso il programma Trentino Clima 2021-2023, come atto di indirizzo verso la futura Strategia provinciale di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.
L’implementazione è coordinata dall’Appa e prevede una serie di attività tecnico-scientifiche da realizzarsi in stretta collaborazione con le strutture provinciali del Tavolo di coordinamento e azione sui cambiamenti climatici e con gli enti scientifici del territorio, in particolare con quelli che compongono il Comitato Scientifico individuato nel documento: Fondazione Mach, Fondazione Kessler, Muse, H.I.T. e Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica dell’Università degli studi di Trento.
Tra queste attività spiccano la pubblicazione di un report aggiornato sullo stato del clima in Trentino, la realizzazione di scenari climatici di riferimento per il territorio provinciale e le analisi di vulnerabilità e rischio necessarie per individuare le azioni prioritarie per i diversi settori ambientali e socio-economici, che beneficeranno immediatamente dei risultati emersi durante il workshop.

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