Il Consigliere Provinciale Degasperi: “Piscina di Arco, un triste spettacolo”
Filippo Degasperi, consigliere provinciale di Onda Civica “affonda” i toni, è il caso di dire, sul progetto presentato da Amsa per la nuova piscina a Prabi. “Un triste spettacolo” il tono da lui usato per commentare il civico consesso nel quale il presidente di Amsa Renato Veronesi ha presentato la proposta di riqualificazione del centro natatorio di Prabi, le cui caratteristiche sono ben note e che piace all’amministrazione comunale. Un progetto che non tiene conto delle richieste del pubblico di adolescenti che praticano il nuoto, quello di poter mantenere almeno una vasca lunga 50 metri con cinque corsie, una struttura adeguata agli allenamenti agonistici insomma. Invece la maggioranza consiliare afferma nella nota sempre Degasperi, con modi arroganti sostiene il progetto approvandolo, bocciando l’ordine del giorno presentato dalle consigliere Fiorio e Parisi. Un ordine del giorno nel quale si chiedeva di rivedere e ripensare quel progetto in virtù delle richieste degli utenti dell’impianto. Un progetto per molti versi e aspetti “discutibile” scrive sempre Degasperi nella nota stampa pervenuta in redazione, e per il quale le prime cose che mancano sono la trasparenza e l’assenza di comunicazione. Poi nessuno di coloro i quali frequentano l’impianto ha potuto o è stato chiamato a dire la sua, e si parla dei “portatori d’interesse”, ossia chi quell’impianto lo frequenta e ne conosce ogni particolare. Insomma, diversi aspetti come sottolinea il consigliere Degasperi che appaiono pochi chiari. Senza contare che non sono state tenute in considerazione le esigenze dei residenti. Poi Degasperi tocca il delicato tema dei costi: “Apprendiamo – scrive – che aumenterà da 80.000 a 95.000 euro il contributo annuale per ripianare le perdite dell’impianto, ma abbiamo dubbi anche sui costi dell’operazione e sul fatto che, se realizzato, porterà più benefici agli ospiti del vicino campeggio e non ai residenti.” Dubbi, insomma, tantissimi dubbi sull’operazione compresa l’accensione di mutuo quindicinale cui Amsa dovrebbe attingere e le cui dinamiche, sono sempre affermazioni del consigliere provinciale Degasperi, non sono molto chiare. Tra l’altro con tutti gli edifici pubblici abbandonati, operazione questa nella quale Amsa dovrebbe invece avere un ruolo attivo e in grado di essere un volano di sviluppo per la città vista la mancanza d’immobili. Come finirà? Finirà – afferma Degasperi – che chi usufruisce dell’impianto oggi sarà costretto ad andare verso altri impianti come Rovereto o Trento, disilluso dal ruolo della politica assumendosi i relativi disagi annessi”.