Il benvenuto a 28 nuovi dipendenti provinciali

Sono stati accolti nella sede della Provincia autonoma di Trento 28 nuovi dipendenti provinciali in servizio a partire dal mese di agosto. In prevalenza neoassunti, con i concorsi nei diversi inquadramenti (funzionari, coadiutori e assistenti amministrativi, operai) e con età media di 39 anni, le nuove leve entrano nella grande macchina amministrativa provinciale, composta da 5.276 tra lavoratrici e lavoratori (età media 49 anni). Per loro un momento di accoglienza alla presenza del vicepresidente della Provincia autonoma di Trento e assessore allo sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca Achille Spinelli, che ha confermato l’impegno sulle politiche di assunzione e l’importanza del servizio pubblico per le sfide di un territorio autonomo, che comprendono l’innovazione come dimostra la recente adozione delle linee guida in materia di intelligenza artificiale. Presenti inoltre, per portare i propri contributi nel momento di formazione, la dirigente del Servizio personale Maria D’Ippoliti, il dirigente del Servizio libro fondiario e catasto Diego Castelli, per la Fondazione Museo storico del Trentino il direttore Giuseppe Ferrandi e il ricercatore Davide Leveghi.
“Le politiche di assunzione sono fondamentali per la crescita della pubblica amministrazione provinciale, quel ‘sistema Trentino’ che rappresenta la complessità e ricchezza dei tanti mondi che compongono il nostro territorio e che si riconoscono nella Provincia autonoma di Trento” così il vicepresidente Spinelli, che nel dare il benvenuto ai nuovi dipendenti – nel 32esimo incontro di accoglienza dal 2022 – ha sottolineato l’importanza dell’esperienza anche pregressa, nel settore pubblico e privato, portata da ciascuno. “Rappresentiamo una grande macchina amministrativa al servizio di un territorio che ha saputo crescere, partendo dai livelli di povertà e dall’economia di sussistenza degli anni ’50, mentre oggi è chiamato a vincere la sfida della competitività e dell’innovazione. In questo percorso, il settore pubblico è in prima fila, come testimoniano anche le recenti decisioni adottate in materia di intelligenza artificiale a supporto dell’attività della Provincia”.
La parola è passata al dirigente Diego Castelli, che ha illustrato la realtà del Servizio Libro fondiario e catasto portando anche la propria esperienza all’interno della Provincia autonoma di Trento.
Giuseppe Ferrandi ha fornito una prospettiva sul cammino in corso dell’Autonomia a partire dall’accordo De Gasperi-Gruber del 1946, dal primo Statuto di Autonomia nel 1948 e quindi dal Secondo Statuto (che ha assegnato maggiori competenze alle Province autonome), di cui il 5 dicembre prossimo ricorrono i 53 anni dall’entrata in vigore.
La mattinata si è conclusa con la visita alla mostra permanente “La Provincia si racconta” nel palazzo di piazza Dante, curata dalla Fondazione Museo storico del Trentino, che ha l’obiettivo di “raccontare” la storia, il presente e il futuro dell’istituzione Provincia autonoma di Trento.