Il 2020 è l’anno record per la raccolta dell’oliva
Se il 2019 sarà ricordato come il peggiore per il prezioso frutto dell’altrettanto preziosa pianta che è l’olivo, il 2020 sarà ricordato certamente per la pandemia ma anche per la produzione di olio che, con la raccolta delle olive ha dato grande soddisfazione in termine di quintali, ben 18.000 contro il 15.000 del 2018 per fare un esempio. Il frantoio Agraria, cooperativa agricola di riferimento locale per il conferimento e la spremitura delle olive, e ovviamente conseguente produzione di olio canta vittoria assieme ai soci. Quantità e qualità eccezionali, insomma. La raccolta di Agraria si è superata ed ha superato la capacità che, almeno fino a poco tempo fa, non arrivava a queste cifre. Segno che è migliorata la raccolta ma anche la cura verso le piante e la raccolta, con 45 giorni di raccolta e solamente due e mezzo di sosta per la pioggia. Insomma, una stagione senz’altro favorevole, una buona notizia in mezzo a tutte le brutte che, pandemia compresa hanno caratterizzato un anno bisestile che, mai come il 2020 ha tenuto fede all’antico detto popolare “anno bisesto, anno funesto.” Tra pochi giorni sarà tutto finito e, si spera, che il 2021 possa iniziare sotto i migliori auspici, sia in fatto di salute sia in fatto di produzione agricola, in particolare dell’olivicoltura che lega sia i contadini sia i residenti a questa pianta che nel Garda trentino sembra dare, sempre, il meglio di sé con i suoi preziosi frutti.