Idrogeno verde, Arge Alp promuove una pianificazione transfrontaliera

Redazione06/05/20233min
strada san gottardo Foto-Unsplash_imagefullwide

 

Nell’arco alpino gli autobus, le automobili, i camion e i treni elettrici alimentati a idrogeno possono dare un importante contributo alla tutela del clima. Per questo motivo la Comunità di Lavoro delle Regioni alpine (Arge Alp) si impegna per la pianificazione transfrontaliera dell’approvvigionamento e della logistica dell’idrogeno sul territorio alpino. In occasione di un convegno tecnico organizzato a San Gallo, gli esperti internazionali hanno discusso sui prerequisiti necessari a raggiungere questo scopo.
A causa delle sue caratteristiche topografiche, il trasporto di persone e merci nell’arco alpino è peculiare rispetto al trasporto pubblico o ferroviario di altre aree. Ecco perché sono particolarmente importanti dei sistemi di propulsione per i veicoli a basso impatto ambientale. Arge Alp ritiene che l’idrogeno verde, prodotto dall’elettrolisi dell’acqua utilizzando energia rinnovabile, detenga un grande potenziale, ma perché questo combustibile si possa diffondere è necessario garantirne la disponibilità nell’arco alpino.
Nel corso del convegno gli esperti delle regioni alpine hanno affrontato le questioni relative alla produzione, alla distribuzione e allo stoccaggio dell’idrogeno verde. Sono stati inoltre presentati i progetti di best practice implementati in tutte le dieci regioni Arge Alp. Le conclusioni sono confluite in una risoluzione che il Canton San Gallo, in qualità di presidente Arge Alp di turno per l’anno 2023, farà adottare in occasione della conferenza dei Capi di Governo prevista per l’ottobre prossimo.
Di Arge Alp fanno parte dieci regioni, province, cantoni e Länder che creano una collaborazione tra Austria, Germania, Italia e Svizzera.
Le Alpi sono particolarmente colpite dai cambiamenti climatici, e questo rende ancora più importante un’azione congiunta. Riguardo all’idrogeno, l’idea è semplice ma l’implementazione difficile: attualmente non esiste una pianificazione transfrontaliera per la distribuzione dell’idrogeno. Non è quindi chiaro come, ad esempio, l’idrogeno prodotto in Italia possa raggiungere in grandi quantità la Svizzera o l’Austria. La distribuzione, e quindi il facile accesso all’idrogeno, è però un fattore centrale quando si tratta di fare in modo che l’idrogeno verde prenda piede come vettore energetico per la mobilità e per altre applicazioni.

 


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