I VIGILI URBANI SI “ALLARGANO” IN VALLE DEI LAGHI

Claudio Chiarani17/07/20193min
valle laghi cavedine

Si è discusso, in ambito Comunità di Valle, di un possibile “allargamento” del Corpo di Polizia Locale Intercomunale dell’Alto Garda e Ledro nelle valli di Cavedine e dei Laghi. È arrivata dal Municipio di Vezzano la richiesta in tal senso, ossia che l’area operativa affidata al corpo di Polizia Locale della Comunità di Valle si allarghi anche in quel di Cavedine, condividendo così un servizio utile alla Comunità su di un territorio sempre più ampio. Mauro Malfer ha preso in carico la richiesta e così all’incontro dei sindaci l’altro giorno è stato invitato anche Gianni Bressan, sindaco del comune unico di Vallelaghi. Un input che è stato lanciato, e raccolto, dal primo cittadino di Riva Adalberto Mosaner, il quale si era espresso in tal senso, ossia garantire la necessaria continuità territoriale, ragionando con calma e giusta misura, coinvolgendo tutti i soggetti tenendo conto della geografia politica del territorio. Lo scopo? Certamente ridurre la spesa di un Corpo che deve operare tra i cittadini, districandosi nei mille cavilli (non si parla solo di fare multe) che implica il lavoro di vigile urbano. Poi aumentare la qualità del servizio, tenendo conto che un Corpo così grande avrebbe certamente un bel peso a livello provinciale. Cosa che al primo cittadino di Dro Vittorio Fravezzi non dispiacerebbe affatto. Ora la “palla” passa al sindaco di Vallelaghi Bressan, il quale ne parlerà ai colleghi della valle di Cavedine per capire “che aria che tira”. Tra qualche settimana se ne saprà di più, insomma, anche se Arco sembra “tirare indietro”, in particolare con il consigliere d’opposizione Andrea Ravagni, per il quale la presenza in strada è già scarsa così. Risparmiare va bene, ma se aumentare vorrà dire meno vigili sul territorio, nelle frazioni allora sarà a scapito della sicurezza. A fine incontro una modifica al regolamento permetterà a ciascun Comune di assumere nei periodi estivi più agenti (in particolare a Torbole e a Tenno) a tempo determinato per far fronte all’aumento dei residenti (ospiti, turisti) nella stagione estiva.